Covid: la quarta dose è un flop. Poche le persone inoculate

I dati forniti dalla Fondazione Gimbe evidenziano come una piccolissima parte della popolazione stia ricorrendo alla quarta dose. “Non basta l’adesione volontaria ma strategia di chiamata attiva” sottolinea il presidente della Fondazione.

Si può definire un vero e proprio fallimento la campagna di richiamo per la quarta dose di vaccino anti-Covid. In 45 giorni dall’inizio della somministrazione per la seconda dose booster, solo 70.598 dosi sono state somministrate ad altrettanti immunodepressi. Il dato di copertura sul totale è dell’8,9%.

Sono i numeri forniti dalla Fondazione Gimbe. Come sottolinea il presidente dell’istituto Nino Cartabellotta dopo un mese e mezzo dal via libera per i pazienti più fragili le esigue coperture e le rilevanti differenze regionali documentano un vero e proprio flop, alimentato dal senso di diffidenza per un ulteriore richiamo“.

NON BASTA AFFIDARSI ALL’ADESIONE VOLONTARIA

Ecco perché la somministrazione di un ulteriore richiamo alla platea recentemente allargata ad over 80, ospiti delle Rsa e persone nella fascia 60-79 anni con patologie concomitanti non può essere affidata esclusivamente all’adesione volontaria, ma richiede strategie di chiamata attiva, di fatto mai attuate in maniera sistematica” conclude Cartabellotta.

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