Scritte no vax imbrattano sede Agenzia Entrate e minacciano Zaia, due gli arresti: “Sfregio becero e inutile”

Scritte no vax imbrattano sede Agenzia Entrate e minacciano Zaia, due gli arresti a Padova. Il governatore ha commentato la vicenda: “Sfregio becero e inutile, clima d’odio sta avvelenando il Paese”.

Padova, due denunciati per le scritte no vax e le minacce a Zaia - meteoweek.com
Padova, due denunciati per le scritte no vax e le minacce a Zaia – meteoweek.com

Nella giornata di oggi, due uomini sono stati fermati dai carabinieri della sezione Radiomobile della compagnia di Padova, e denunciati per aver imbrattato con minacce no vax i muri dell’Agenzia delle Entrate e di Azienda Zero. Sarebbero loro, infatti, i responsabili dell’atto vandalico operato nella notte martedì 19 e mercoledì 20 aprile. Oltre a diverse scritte minacciose che inneggiavano alla pericolosità dei vaccini, i due hanno firmato alcuni insulti contro il Presidente della Regione, Luca Zaia.

“Uno sfregio tanto becero quanto inutile, clima d’odio che avvelena il Paese”

I due vandali no vax (un 36enne faentino e un 37enne foggiano) sono stati arrestati a seguito di quanto accaduto la scorsa notte. Dopo una chiamata arrivata in piena notte al 112, in cui veniva segnalata la presenza di due persone sospette armate di vernice spray, i carabinieri hanno colto in flagranza i due uomini mentre erano ancora intenti a scrivere insulti e minacce contro il governo, così come diversi slogan contro il Covid.

Scattata immediatamente la danneggiamento, deturpamento, imbrattamento e vilipendio. Ad essere state imbrattate sono state la sede di Azienda Zero (nucleo dell’organizzazione sanitaria del Veneto) e quella dell’Agenzia delle Entrate. Tra i messaggi lasciati sui muri e sulle vetrine, alcuni recitavano slogan quali “i vax uccidono”, o “il vero virus è il nazismo”, ma si parla anche di minacce al Presidente della Regione (“Zaia carnefice nazista”).

Per i due vandali è attualmente in corso di valutazione da parte della Questura l’eventuale emissione di provvedimenti amministrativi, mentre le forze dell’ordine stanno ancora indagando sulla probabile connessione tra gli indagati e la comparsa di ulteriori e analoghe scritte, ritrovate sulle mura del Dipartimento di Biologia e di Matematica.

Sulla vicenda, però, si è già espresso il governatore Zaia: “Uno sfregio tanto becero quanto inutile, ultimo di numerose testimonianze di un clima d’odio che sta avvelenando il Paese, che certo non riusciranno a scalfire l’impegno di Istituzioni e Amministratori in una fase storica così difficile come quella che stiamo vivendo. Questi incivili evidentemente non hanno imparato la prima lezione della democrazia, che è contrastare le idee con altre idee e non con la violenza”, si legge nella nota ufficiale firmata dal Presidente.

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