Covid, con Omicron più contagi in gravidanza ma meno casi gravi della malattia

Durante la recente ondata di Omicron le donne in gravidanza hanno contratto il Covid a un tasso molto più elevato.

Ma rispetto alle fasi precedenti della pandemia hanno avuto minori probabilità di sviluppare malattie gravi. Lo ha mostrato una ricerca americana.

Con l’ultima ondata di Omicron le donne in gravidanza sono state più colpite dal Covid, ma per loro è stato meno probabile sviluppare la forma grave della malattia. Lo attesta una ricerca della UT Southwestern (UTSW) e Parkland Health di Dallas. I ricercatori hanno confrontato l’impatto di Omicron con quello delle ondate precedenti, inclusa la variante Delta. L’indagine è stata pubblicata sul Journal of the American Medical Association.

“Le infezioni respiratorie, incluso il Covid-19, sono contagiose per le donne in gravidanza come lo sono per la popolazione generale”, precisa Emily Adhikari, assistente professore e specialista in medicina materno-fetale presso UTSW e direttore medico delle malattie infettive perinatali presso Parkland Health. Ma durante la gravidanza, prosegue, “i loro effetti possono essere molto più gravi“.

Questo per via “dei cambiamenti fisiologici che si verificano durante la gravidanza: mentre la capacità polmonare di una donna diminuisce di circa il 20-30% durante la gravidanza, il consumo di ossigeno aumenta significativamente con la crescita del feto”, spiega l’esperta.

Con Omicron i casi di Covid in gravidanza circa l’80% meno gravi

Con Omicron i casi di malattia in gravidanza erano circa l’80% meno gravi – Meteoweek

Altre ricerche avevano mostrato in precedenza che con la variante Delta erano aumentati i ricoveri di donne in gravidanza. Ma ancora non era stato studiato l’impatto di Omicron sulle donne in attesa di un figlio.

Una lacuna adesso colmata dai ricercatori. Il team di Dallas ha scoperto che durante l’ondata di Delta il tasso di casi positivi superava di tre volte il periodo pre-Delta. Mentre nel caso di Omicron il tasso di casi è arrivato addirittura a essere dieci volte superiore al periodo pre-Delta.  Con una differenza però: i casi di Delta risultavano circa tre volte più gravi dei casi pre-Delta. mentre con Omicron i casi erano circa l’80% meno gravi.

La vaccinazione può aver avuto un ruolo nel ridurre la forma grave della malattia, osservano gli esperti, ma le differenze potrebbero anche essere dovute ad altri fattori. Tra questi il comportamento della particolare variante Covid o l’immunità acquisita con infezioni precedenti. Ma l’andamento futuro della pandemia rimane ancora incerto. Per questo, spiega Adhikari, il vaccino rimane fondamentale per supportare la salute delle donne in gravidanza. Nulla esclude, infatti,  che la prossima variante possa provocare una malattia più pesante.

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