Mosca: stop fornitura gas verso altri Stati se non pagano in rubli

La Russia minaccia di rimuovere il gas anche verso altri Stati, oltre a Polonia e Bulgaria, se non pagheranno in rubli

«Se qualcuno rifiuta di pagare con il nuovo sistema, sarà attuato il decreto del presidente russo», sono state le parole del portavoce del Cremlino Dmitri Peskov, come riporta l’Interfax.

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Come già annunciato dal presidente della Duma, Vyacheslav Volodin, la Russia dovrebbe bloccare la fornitura di energia non soltanto a Bulgaria e Polonia, ma anche ad altri Stati considerati ostili. «Gazprom ha sospeso completamente la fornitura di gas a Bulgaria e Polonia. Lo stesso dovrebbe essere fatto per quanto riguarda i paesi ostili nei nostri confronti», ha sottolineato oggi Volodin comunicandolo su Telegram.

Mosca prosegue a fornire gas naturale all’Austria “senza restrizioni” anche dopo averlo bloccato a Polonia e Bulgaria e continuerà a pagare in euro, come ha fatto sapere oggi il ministro austriaco Leonore Gewessler.

Igor Volobuev, vicepresidente Gazprombank di proprietà dello Stato russo, ha comunicato di essere scappato dalla Russia per dare manforte alle forze ucraine, divenendo in questo modo il quarto alto dirigente o funzionario noto per essere uscito dal Paese in modo burrascoso, come riporta The Moscow Times.

Volobuev ha anche chiarito di aver lasciato il Paese il 2 marzo scorso e di essersi messo a disposizione delle forze ucraine per la difesa del territorio. «Non riuscivo a guardare quello che la Russia stava facendo alla mia patria», ha spiegato Volobuev, nato in Ucraina, a Okhtyrka.

Nel frattempo, quattro acquirenti europei hanno versato in rubli il pagamento della fornitura di gas di Gazprom e dieci hanno aperto dei conti alla Gazprombank per poter pagare in rubli come richiesto dal Cremlino. Lo ha comunicato Bloomberg.

Il premier bulgaro Kiril Petkov, come riporta il Guardian, ha detto che il blocco delle forniture di gas russo alla Bulgaria da parte della Gazprom per via della richiesta del Cremlino di cambiare la moneta di pagamento, sta a significare una grave violazione del contratto ed è in pratica, l’equivalente di un ricatto. Petkov ha aggiunto che la Bulgaria sta riesaminando tutti i suoi contratti con Gazprom, in quanto “il ricatto unilaterale non è accettabile“.

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky, in un messaggio notturno a tutta l’Ucraina, ha lanciato accuse contro il leader russo Vladimir Putin: «L’obiettivo finale della leadership russa non è solo quello di impadronirsi del territorio dell’Ucraina, ma di smembrare l’intera Europa centrale e orientale e assestare un colpo globale alla democrazia».

Il vicepresidente inglese Dominic Raab, ha detto invece che «è illegittima la minaccia di Mosca di una risposta militare proporzionale contro i Paesi Nato dopo che il Regno Unito ha dato il suo appoggio agli attacchi ucraini contro il territorio russo con armi fornite da Londra».

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