Ucraina, Scholz frena sull’escalation: “Embargo su gas russo non fermerà la guerra”

La Germania è uno dei paesi che ha più da perdere da un conflitto aperto con Mosca. Le ricadute economiche per Berlino sarebbero pesanti.

Il cancelliere tedesco torna a farsi carico delle preoccupazioni per l’economia del suo paese.

“Non vedo affatto come un embargo sul gas porrebbe fine alla guerra”. Ne è convinto il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Lo ha confidato a Der Spiegel, in un’intervista tradotta in Italia da ‘La Stampa’. “Se Putin fosse stato aperto ad argomenti economici, non avrebbe mai iniziato questa guerra folle”, spiega Scholz.

Nelle scorse settimane in Germania gli industriali e i sindacati avevano espresso forti preoccupazioni per il futuro dell’economia tedesca in caso di embargo al gas russo. Ansie che evidentemente non possono lasciare indifferente il cancelliere.

Scholz torna a esprimere la difficoltà tedesca a muoversi in una crisi militare che rischia di precipitare la Germania in una crisi economica. Una difficoltà che aveva già causato delle frizioni con Kiev.  “Il punto è un altro – dichiara il cancelliere – Vogliamo evitare una crisi economica drammatica, la perdita di milioni di posti di lavoro e di fabbriche che non riaprirebbero più”.

Scholz: non possiamo permetterci una crisi economica

Qualche settimana fa sindacati e imprenditori tedeschi avevano lanciato l’allarmo contro il pericolo di una “deindustrializzazione del paese” in caso di embargo al gas russo – Meteoweek

Una crisi, prosegue il cancelliere tedesco, che “avrebbe grandi conseguenze per il nostro Paese, e per tutta Europa, e avrebbe anche un grande impatto sul finanziamento della ricostruzione dell’Ucraina”. Perciò, insiste Scholz, “è mia responsabilità dire che non possiamo permetterlo”.

Nel colloquio con Der Spiegel Scholz auspica la fine delle ostilità, insistendo sul fatto che “ci deve essere un accordo di pace che permetta all’Ucraina di difendersi autonomamente in futuro”. La Germania, assicura, è pronta a fare la sua parte: “Li equipaggeremo in modo che la loro sicurezza sia garantita. E siamo disponibili ad essere una potenza garante. E dunque, afferma il successore di Angela Merkel, “non ci sarà una pace dittatoriale, come Putin ha in mente da tempo”.

È necessario arrestare la “terribile sofferenza” che Mosca sta infliggendo al paese ucraino. Ma questo deve avvenire, conclude il cancelliere Spd, “senza creare però un’escalation incontrollabile che scateni un male incommensurabile in tutto il Continente, forse anche nel mondo intero”.

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