Bimba di 3 anni dimenticata sullo scuolabus per 6 ore: svenuta e disidratata, rischia la vita

Bimba di 3 anni dimenticata sullo scuolabus per 6 ore: svenuta e disidratata, rischia la vita. Avviata un’indagine per risalire alla catena di responsabilità. La nonna: “Sono cose che non devono accadere”.

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Un errore fatale, costato molto caro a una piccola vittima. Una bambina di tre anni sta ora lottando tra la vita e la morte dopo essere stata dimenticata per sei ore nello scuolabus da parte dello staff di una scuola per l’infanzia. L’incidente è avvenuto nella giornata di mercoledì nel Queensland, in Australia. Secondo la polizia,
pare che la piccola Nevaeh Austin fosse l’unica bambina salita sull’autobus quel giorno. Era stata prelevata da casa sua verso le ore 9:00, e sarebbe dovuta arrivare al “Le Smileys Early Learning Center” di Gracemere, vicino a Rockhampton. A scuola, però, la piccina non è mai arrivata. Si sono accorti di lei solo dopo 6 ore. Il personale l’ha ritrovata priva di sensi, in condizioni gravissime. I paramedici sono riusciti a rianimare la piccola prima di portarla d’urgenza all’ospedale più vicino. Ma le sue condizioni preoccupano.

Lasciata sul bus sotto il sole a 30 gradi, finita in rianimazione

È stata lasciata incustodita all’interno del bus, parcheggiato sotto il sole davanti la scuola. Dimenticata dal personale che doveva accompagnarla all’asilo, la piccola di soli 3 anni è rimasta per 6 ore sotto il caldo torrido australiano, all’interno di un mezzo che era diventato pressoché un forno. Fatta salire alle ore 9:oo del mattino, la bambina è stata ritrovata in condizioni gravissime soltanto verso le ore 15:00 del pomeriggio. Secondo quanto riportato da The Guardian, la piccola Austin è stata prima portata d’urgenza in un ospedale locale, poi trasportata in aereo presso l’ospedale pediatrico del Queensland – dove rimane in condizioni stabili ma critiche.

Uno dei paramedici, tra i primi a soccorrere la piccolina, ha spiegato ai giornalisti di ABC News: “Ho ancora la pelle d’oca anche solo a parlarne, è straziante vedere un bambino in quelle condizioni”. La bimba, infatti, è stata trovata priva di sensi e disidratata. L’ispettore investigativo del distretto di polizia di Capricornia, Darrin Shadlow, ha detto ai giornalisti: “Sembrerebbe che Neva fosse l’unica bambina sull’autobus in quel momento. E quando sono tornati al centro, l’autista e un’altra persona che era sull’autobus si sono dimenticati che la piccola fosse lì. Il personale l’ha ritrovata su sull’autobus, ed è stata portata al centro dove hanno eseguito la rianimazione cardiopolmonare”, ha aggiunto Shadlow.

Brittany Lauga, viceministro dell’istruzione del Queensland, ha affermato che l’incidente “semplicemente non sarebbe dovuto accadere”. “So che questa bambina è nei pensieri di tutti noi… che speriamo per lei una piena guarigione. I miei pensieri vanno alla famiglia e gli amici di questa bambina”, ha detto il ministro.  Avviate le indagini sul caso. Nel mirino degli inquirenti, però, non soltanto i due adulti del traporto all’asilo quella mattina, ma tutto lo staff che lavora per la scuola. Fondamentale far luce su tutta la catena di responsabilità in merito all’episodio, che ha fatto sorgere dubbi sulla sicurezza dei bambini affidati alla scuola.

La nonna: “Sono cose che non devono accadere”

La nonna della piccola Nevaeh Austin è stata raggiunta dai media locali, e avrebbe affermato che tutta la famiglia è “mortificata” dall’incidente.  La donna ha spiegato che la piccola deve rimanere in terapia intensiva (sebbene sia in condizioni stabili) al Queensland Children’s Hospital, dopo essere stata rianimata sul posto.  La signora ha anche raccontato di essere estremamente arrabbiata, e di non capacitarsi si come sia potuto accadere un errore del genere. “Ti aspetti che il tuo bambino torni a casa felice, in salute – forse sporco o un po’ affamato, ma ti quantomeno ti aspetti che torni a casa. Non ti aspetti di certo una telefonata che esordisce con un ‘mi dispiace'”, ha sottolineato la donna. E ha proseguito: “È una bambina; è la figlia di qualcuno, la nipote di qualcuno, la sorella e la migliore amica di qualcuno. Sono cose che non devono accadere. Non dovrebbero mai accadere e non dovrebbero più accadere”.

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