Insegnante investita dal treno: giallo sulla sua morte, per i familiari non è suicidio

I familiari della donna chiedono di indagare su una morte avvolta dal mistero. Col giallo di un video girato da un passante.

Non sono convinti dell’ipotesi avanzata inizialmente: quella di un suicidio. Non ne aveva motivo, dicono.

Raffaella Maietta, l’insegnante investita da un treno a Marcianise – Meteoweek

Giovedì scorso (5 maggio) Raffaella Maietta, docente di 55 anni, è stata travolta e uccisa da un treno alla stazione di Marcianise, nel Casertano. I familiari della donna però vogliono vederci chiaro. Così hanno nominato due avvocati – Raffaele e Gaetano Crisileo – che a breve faranno un esposto alla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Stando alle prime indagini della Polfer pare che l’insegnante si sia tolta la vita. Tanto che perfino il sostituto della Procura Gerardina Cozzolino, che ha aperto un fascicolo, ha subito concesso il via libera alle esequie – celebrate il giorno successivo – non reputando necessaria l’autopsia.

Ma il marito Luigi (che lavora come operaio in una ditta edile della zona) e i due figli dell’insegnante, Tommaso e Katia di 30 e 28 anni, anche loro insegnanti, il primo a Lodi e la seconda a Firenze, non accettano la prima ipotesi formulata dagli investigatori. Raffaella non aveva motivo di suicidarsi, sostengono all’unisono.

Sui social circolano filmati della scena mortale

Perciò i familiari della docente chiedono la prosecuzione delle indagini. Chiedono anche che procedano a tutto campo, senza trascurare alcun dettaglio. E dunque hanno richiesto il sequestro del corpo. «Mi hanno riferito – dice il marito dell’insegnante scomparsa – che su alcuni social stanno circolando nella rete dei filmati della scena tragica mortale che avrebbe ripreso un passante con un telefonino. Chiederò al magistrato il sequestro di queste riprese registrate e lanciate in rete. Non possiamo consentire che girino immagini e riprese del genere».

Il pubblico ministero ha già fatto sequestrare i video girati dalle telecamere collocate in diversi punti della stazione ferroviaria di Marcianise prima e dopo l’investimento. Le riprese non sono state visionate dai familiari della vittima, che chiedono di accertare se Raffaella sia scivolata sui binari a causa di un incidente oppure se abbia intenzionalmente varcato la linea gialla venendo sbalzata sui binari dal treno in arrivo.

Luigi, il marito, fa presente che la donna «non ha mai dato nella sua vita segni di squilibrio, era un soggetto ansioso, certamente, ma questo non significa che non amava la vita, la nostra famiglia, i nostri figli».  «Sono avvilito – confessa piangendo – Nel passato Raffaella non ha mai minacciato il suicidio, non ha mai tentato né ha parlato di atti di autolesionismo. È un mistero quello che è accaduto. Io e miei figli siamo sconvolti». E adesso, conclude, «non mi resta altro da fare che sperare che venga fuori la verità per trovare un motivo di rassegnazione e di pace interiore io e i miei due figli».

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