“Il porno fa male agli uomini?” Ecco cosa dice lo studio

Il porno, nato per soddisfare gli istinti dell’uomo, da alleato del desiderio diventa come un nemico, questo è un vero e proprio paradosso. Più porno si vedono meno gratificante diventa il sesso, e ciò influisce anche nell’insoddisfazione del proprio partner. A sostenerlo è la ricerca condotta da Nicolas Sommet dell’Università di Losanna e Jacques Berent dell’Università di Ginevra.

Hanno chiesto ad oltre 100 mila uomini e donne, 8 mila coppie eterosessuali che per 3 anni sono stati sottoposti ad un questionario per valutare tre indicatori: la percezione delle loro capacità sessuali, il livello di funzionamento sessuale, la soddisfazione del proprio partner, ma c’è di più. Proprio come un boomerang – l’uomo ha utilizzato il porno per soddisfare i suoi pensieri più segreti – oggi quel boomerang torna indietro e viene afferrato dalle donne.

Immagine di repertorio – MeteoWeek

“Più guardano porno, maggiore è la loro sensazione di competenza sessuale, minore è il numero di problemi sessuali e per le coppie etero, il partner maschile è più soddisfatto di alcuni aspetti della sessualità di coppia” riferiscono i ricercatore svizzeri, sottolineando la fine dell’industria del porno per la soddisfazione maschile, in verità è l’opposto se il consumo è elevato. “L’uomo riferisce di avere dubbi sulle sue prestazioni e problemi come l’erezione ed il funzionamento biologico”, aggiunge Sommet che le donne traggono maggior vantaggio dalla pornografia.

Il porno incontra la scienza

Non è la prima volta che i ricercatori portano il loro interesse al porno, “Alcuni studiosi sostengono che l’uso del porno stabilisca standard irraggiungibili di confronto generando ansie per le proprie prestazioni, mentre altri studiosi sostengono che il porno possa essere una fonte di ispirazione e potrebbe essere utilizzato per diventare un partner sessuale migliore.

L’approfondimento dei ricercatori svizzeri

Fino ad oggi il campione di studio era piccolo e autoconclusivo, mentre i due svizzeri hanno portato il loro studio a un livello superiore, con oltre 100 mila candidati in 5 paesi diversi, tra i 21 e 45 anni. Aggiungono i ricercatori “il porno non è il principale fattore da incolpare per problemi sessuali degli uomini e non può essere considerato una sorta di panacea sessuale per le donne”.

Immagine di repertorio – MeteoWeek
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