Ladra seriale beccata dalla polizia: deve scontare 22 anni di carcere

Arrestata una donna bosniaca di 40 anni senzatetto. Il questore di Milano emana 37 provvedimenti di Daspo urbano per contrastare le borseggiatrici 

S. Omerovic, 40 anni, bosniaca, senzatetto, è stata arrestata dalla polizia milanese durante un controllo. La donna ha 22 anni di carriera come ladra seriale tra furti, scippi, borseggi, furti sui mezzi pubblici. Alla fine, il 25 marzo scorso, la procura milanese ha disposto la carcerazione e dovrà scontare 22 anni e tre mesi in prigione per cumulo di pena.

Polizia-Meteoweek.com

I poliziotti l’hanno rintracciata nella notte tra il 31 maggio e il 1° giugno. Stava passeggiando lungo via Lorenteggio e durante un controllo casuale della polizia, l’hanno identificata e arrestata, portandola nel carcere di San Vittore. Non è tuttavia l’unico caso il suo, perché alcune ore prima, in via Cusani, intorno alle ore 20 del 31 maggio, i poliziotti arrestano una ragazza croata di 24 anni.

Anche lei borseggiatrice con precedenti su cui pendeva ordine di carcerazione per diverse condanne, con sanzione di duemila euro e cinque anni di prigione. Ma il “record” su questo tema lo ha una donna di 33 anni nomade originaria della Croazia. L’hanno beccata nel dicembre scorso mentre, gravida di 7 mesi e con una delle sue sette figlie, fuggiva da una casa in via Giambellino.

L’hanno colta in flagrante con il cilindro della serratura del portone in mano e il bottino. Si viene a scoprire che il tribunale di Genova ha fatto un calcolo, nel suo caso, di un cumulo di pena da scontare pari a 57 anni di prigione, a cui il tribunale di Milano ha applicato uno “sconto” alcuni mesi più tardi, riformulando la condanna a 29 anni. Pure dopo quell’arresto, dato che era incinta, il magistrato aveva disposto l’obbligo di firma.

Un trucchetto che alcune nomadi borseggiatrici usano per evitare di finire in prigione. Al fine di porre un freno che allarma soprattutto sui mezzi pubblici, si è tentato di togliere alle bande di borseggiatrici il loro territorio di caccia favorito. Generalmente le ladre seriali agiscono a Milano nelle seguenti aree:Stazione Centrale, piazza IV Novembre, Luigi di Savoia, Duca d’Aosta, stazione di Lambrate, piazza Bottini, Rogoredo.

Ecco perché non è un caso che su 53 divieti di accesso alle aree urbane che mercoledì il questore Giuseppe Petronzi ha disposto, 37 siano destinate a donne di etnia rom. Dei 27 provvedimenti aggravati, cioè indirizzati a persone condannate negli ultimi 5 anni per reati contro persona o patrimonio e con divieti che durano dai 18 ai 24 mesi, 24 includono borseggiatrici rom che hanno un’età tra i 20 e i 51 anni, mentre altri tre sono due italiani e un pakistano.

Idem per quanto concerne i destinatari di 25 misure ordinarie: tra i 14 che lo hanno ricevuto, 13 sono rom, cui poi si sommano 12 uomini, di cui 4 italiani e altri di origine straniera. Tutti non potranno accedere ai mezzi pubblici per 6,9, 12 mesi.

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