Il segretario generale della Nato Jens Stoltenberg si è incontrato ieri a Washington con Biden. Al centro dell’incontro il ruolo dell’Alleanza Atlantica nella crisi ucraina.
Erano presenti anche il consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan e la vicepresidente Kamala Harris.
Quella in Ucraina sarà una “guerra di logoramento” e di “lunga durata”. Lo ha detto il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, dopo l’incontro a Washington col presidente americano Joe Biden. “Dobbiamo essere pronti per una guerra che avrà un percorso lungo, perché constatiamo che si tratta di una guerra diventata di logoramento”, ha fatto sapere Stoltenberg ai giornalisti.
È in dirittura d’arrivo il sesto pacchetto di sanzioni europee alla Russia. Al suo interno il blocco all’import di petrolio russo dal 2023. Nella lista dei sanzionati non è presente il nome del patriarca Kirill, come aveva chiesto l’altro ieri il governo ungherese. L’approvazione formale del nuovo pacchetto avverrà con procedura scritta stamattina alle 9.
Nell’impianto chimico Azot di Severodonetsk, nell’Ucraina orientale, bombardato nei giorni scorsi da missili russi si sono nascosti circa 800 civili. Lo ha comunicato alla Cnn il governatore ucraino del Lugansk, Sergiy Gaidai. “Sono residenti ai quali era stato chiesto di lasciare la città ma avevano rifiutato”, ha detto Gaidai. “Ci sono anche bambini ma non molti”, ha aggiunto. Le truppe di Mosca hanno sotto controllo più di due terzi della città di Sievierdonetsk, comunica poi il governatore.
Un bombardamento ha distrutto lo storico monastero ortodosso della Santa Dormizione a Svyatogorsk, nella regione di Donetsk. Nell’attacco sono morti due monaci e una suora. A riferirlo il sito di informazione del Patriarcato di Mosca citando il Metropolita Hilarion di Donetsk e Mariupol. Il bombardamento risale al 30 maggio. Feriti anche altri tre monaci, ma non è ancora noto l’esatto numero dei morti e dei feriti.
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha reso noto che sono 200 mila i bambini ucraini rapiti e portati con la forza in Russia, inclusi quelli negli orfanotrofi. Il capo di stato ucraino lo ha comunicato in occasione della Giornata internazionale dei bambini nel corso del consueto video notturno alla nazione. Zelensky ha spiegato che fino ad adesso sono rimasti uccisi 243 bambini, 446 sono quelli feriti e 139 i dispersi. “Lo scopo di questa politica criminale non è solo quello di rubare le persone, ma di far dimenticare a coloro che sono deportati l’Ucraina”, ha dichiarato il presidente ucraino. “L’Ucraina non può essere conquistata, il nostro popolo non si arrende e i nostri figli non diventeranno proprietà degli occupanti”, ha detto.
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