Elezioni comunali 2022: 18 i candidati “impresentabili” secondo la Commissione Antimafia

La Commissione Antimafia ha esaminato oltre 19 mila candidati alle prossime elezioni amministrative. Ecco chi sarebbero gli “impresentabili” alla luce della legge Severino e del codice di autoregolamentazione dei partiti.

Vari i reati contestati ai candidati, tra cui corruzione, abuso d’ufficio, peculato, traffico di rifiuti.

Nicola Morra, presidente della Commissione Antimafia – Meteoweek

Sono imminenti le elezioni amministrative di domenica. E sono 18 i candidati considerati “impresentabili” dalla Commissione Antimafia, stando alla legge Severino e al codice di autoregolamentazione dei partiti. È di 19mila candidati la platea presa in considerazione dalla Commissione presieduta da Nicola Morra.

La Commissione Parlamentare d’inchiesta sul fenomeno delle mafie ha esaminato circa 19 mila candidati (19.782, esattamente) alle elezioni comunali. Si tratta di un record, ben il 65% in più di candidati verificati rispetto alla tornata elettorale precedente. Esaminate le liste elettorali di 57 consigli comunali, 4 capoluoghi di regione (Genova, L’Aquila, Catanzaro e Palermo) e 22 capoluoghi di provincia.

Una “black list” di  nomi da Gorizia a Palermo

Tra i reati contestati ci sono corruzione, abuso d’ufficio, peculato, traffico di rifiuti. Tra i nomi dei candidati “impresentabili” c’è quello di Mauro Vicano, candidato sindaco di Frosinone, invischiato in un procedimento per traffico illecito di rifiuti.

Tra le oltre 19 mila candidature passate al setaccio dalla Commissione Antimafia si va da Gorizia a Palermo. Una lista che si apre con Luigi Maiorano, candidato ad Acri (Cosenza), finito a giudizio per concussione. C’è poi Antonio Comitangelo, a Barletta: per lui l’accusa di corruzione. La lista dei nomi va avanti con Carmelina Carrozzino, a Belvedere Marittimo (Cosenza), accusata del reato di fraudolento trasferimento di valori; condannato con sentenza definitiva Ernesto Garofano, in una lista civica a Ciampino; Patrizia Giannoccoli, a Frosinone, dovrà rispondere di estorsione; Giuseppe Patrizi, ancora a Frosinone, finito a processo con l’accusa di corruzione. Ci sono poi Silvana Romano, a Gorizia; mentre a Mondragone nella lista ci sono Patrizia Barbato e Antonio Valenza.

A Palermo nell’elenco ci sono i nomi di Francesco La Mantia, Salvatore Lentini, Giuseppe Lupo e Giuseppe Milazzo. Nell’elenco, a Verona, c’è Luca Bagliani; a Piacenza Olga Marsico; ad Ardea Brunella Pinciaroli; a Taranto Francesco D’Andria.

Impostazioni privacy