Ha un aborto spontaneo ma i medici si rifiutano di operala. Rischia la vita

Una donna americana in vacanza a Malta ha un aborto spontaneo, ma i medici si rifiutano di asportare il feto a causa delle leggi incredibilmente restrittive dell’Isola. La sua vita è in pericolo. 

L’aborto a Malta è illegale, in ogni caso. Questa è l’unica delle nazioni dell’Unione europea a proibire questa pratica senza eccezioni e una delle poche in Europa, insieme a San Marino e Città del Vaticano. Persino quando l’aborto è spontaneo e mette a rischio la stessa vita della donna. 
E questo è quanto accaduto ad Andrea Prudente, una donna americana di 38 anni in vacanza sull’isola insieme al marito, la quale ha iniziato ad avere delle perdite e la rottura delle acque a causa di un distaccamento della placenta. La donna ha rischiato di morire per setticemia ma i medici maltesi si sono rifiutati di mettere termine alla gravidanza, pur sapendo che Andrea sarebbe andata incontro a conseguenze pericolosissime.

UNA LEGGE ASSURDA

I dottori infatti avrebbero potuto incorrere in una condanna a 4 anni di carcere, per cui la donna è ancora ricoverata in ospedale in attesa che il feto venga asportato. Per il bambino non c’è più niente da fare purtroppo, ma ai medici maltesi è impedito dalla legge di operarla.

La coppia ora ha denunciato l’accaduto e attende una soluzione al problema. “Il bimbo non può vivere. Non c’è niente che si possa fare per cambiare questa situazione – hanno dichiarato -. Lo volevamo, lo vogliamo ancora, la amiamo, vorremmo che potesse sopravvivere, ma non lo farà. E non solo siamo in una situazione in cui stiamo perdendo un figlio che volevamo, ma l’ospedale sta anche prolungando l’esposizione di Andrea al rischio“. Ora i due attendono di poter tornare in patria e curare Andrea in maniera adeguata.

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