I 3 cibi che rischiano di scarseggiare a causa di guerra ed inflazione

La guerra, l’inflazione e la speculazione rischiano di far scarseggiare alcuni cibi.

Vediamo quali sono e cosa conviene fare. L’inflazione sta rendendo più difficile produrre tanti cibi.

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Infatti le coltivazioni diventano più sconvenienti a causa del riscaldamento globale ma anche a causa dell’aumento dei costi di tutte quelle materie prime necessarie al settore agricolo.

I cibi che rischiano di scarseggiare

Ma è anche la guerra a mettere a repentaglio le scorte dei cibi e di conseguenza tanti rischiano di scarseggiare.

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Innanzitutto è stato proprio Putin a determinare un forte abbassamento delle scorte mondiali di grano a causa dello stop che ha imposto all’esportazione da Russia ed Ucraina. Infatti Russia ed Ucraina sono due grandissimi produttori di grano e di conseguenza fermare le esportazioni da questi due grandi paesi significa che su questo prezioso alimento si determina un vero e proprio allarme. Infatti tanti paesi africani oggi non riescono ad accedere al grano e questo secondo molti esperti provocherà delle forti ondate migratorie verso l’Europa.

Alimenti di cui si fa scorta

Ma se il grano diventa molto più difficile e più costoso da trovare a causa della stretta imposta da Putin, non è l’unico cibo ad essere in pericolo. Infatti anche sul riso ci sono dei forti problemi alla produzione ma anche all’importazione. La siccità e l’aumento della temperatura sono un problema particolarmente grave per questo alimento che ha bisogno di tanta acqua. Infatti oggi il riso è difficile sia da coltivare in Italia ma anche da importare dall’estero. Un altro alimento ad essere sempre più costoso ma anche sempre più scarso è l’olio di semi di girasole. Infatti l’olio di semi di girasole è arrivato ad aumentare addirittura del 70% e in alcuni casi diventa anche difficoltoso da reperire.

L’ipotesi dei razionamenti

Ma oltre a questi alimenti il problema delle scorte si sta manifestando su tanti cibi. Basti pensare che il governo spagnolo ha autorizzato i supermercati del paese a razionare quegli alimenti dei quali siano più forniti. Mario Draghi qualche mese fa ha detto che i razionamenti sul cibo non sono da escludere. Oggi le riserve italiane di cibo non sono ancora al punto tale da dover imporre dei razionamenti e auspicabilmente questo non dovrebbe succedere, ma effettivamente tanti cibi possono scarseggiare.

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