Vendetta tra gang: nove arresti in tre province lombarde

Carabinieri di Milano in azione. Gli agguati diventano cronaca in tempo reale sui profili social. La vicenda di Sara, che seduceva i membri della gang rivale per spianare la strada ad attacchi dei complici. 

I carabinieri di Milano hanno eseguito un blitz che ha portato all’arresto di nove persone, tra le province lombarde di Como, Lecco e Bergamo.

Faida tra gang-meteoweek.com

Una vera e propria battaglia tra gang rivali quella di cui parlano le carte dell’operazione eseguita dai militari dell’Arma, tra palestre e bar, pestaggi, sequestri di persona contro la gang rivale.  Gli indagati agivano e poi mettevano tutto sui social, filmando o fotografando cose gravi e rischiose come un sequestro, badando bene di essere celeri.

Come spiega il gip, si è trattato di un processo di “spettacolarizzazione“, poiché giravano «di fatto dei film da chi vi partecipa», volendo ricevere l’acclamante approvazione di commenti e like.

Le gang rivali

Le nove persone sono state arrestate per seri fatti violenti nell’ambito, per l’appunto, di una certa rivalità tra le due gang. Tra gli arrestati Mohamed Lamine Saida, detto Simba La Rue, accusato, inoltre, di sequestro e lesioni ai danni di Mohamed Amine Amagour, Baby Touché, che il 9 giugno scorso fu pestato e sequestrato in un’auto per due ore con i video finiti sui social. Lo stesso Simba la Rue, a metà giugno, è finito in un altro agguato restando ferito da una serie di fendenti a Treviolo. Su questo caso investiga la procura bergamasca.

La misura cautelare ha a che fare con nove presunti membri, tra cui una giovane 20enne, della gang di Simba La Rue, anche lui ventenne tunisino. Nello specifico, a Simba e ad altri membri del gruppo si contesta un episodio di furto ai danni di due membri della gang rivale di Baby Touché (ossia Amine Amagour, 18 anni, originario del Marocco), che sarebbero stato picchiati e colpiti con un coltello nel marzo scorso per portargli via smartphone e portafogli.

Un episodio che, secondo i rilievi dei carabinieri, sarebbe stato una replica a un’altra aggressione che ci sarebbe stata ai danni di un giovane della gang di Simba. E Simba, con altre tre persone, avrebbe sequestrato Touché, pestandolo e poi tenuto per due ore dentro una macchina. Nel frattempo, su Instagram, venivano postati i video del giovane con il viso insanguinato, e con offese.

In seguito lo avevano liberato in provincia di Lecco. Ma, oltre a queste azioni violente, non si può non citare la condotta di Sara, 20 anni, che vive a Verderio. A lei l’incarico di sedurre i rivali, di cenare con loro e far tardi in modo da creare le giuste occasioni per sferrare gli attacchi alla gang rivale. Sara, infatti, aveva degli auricolari sempre accesi che captando parole permettevano il monitoraggio degli spostamenti e l’allestimento degli attacchi. Quando gli investigatori le hanno chiesto perché lo avesse fatto, ha detto che in passato lo aveva già fatto.

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