Devolver Digital è nei guai per Cult of the Lamb? Per i cristiani è eresia, ma i produttori rispondono alle accuse

Un milione di copie vendute in una settimana lo hanno portato alla ribalta. Così come una pioggia di commenti che generano riflessioni e un vespaio di polemiche via social per Cult of The Lamb: un gioco definito addirittura “eretico”.

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Cult of the Lamb – Nintendo.com

Così è stato etichettato nei commenti su Twitter il gioco di azione e avventura sviluppato dall’indipendente Massive Monster e pubblicato da Devolver Digital lo scorso agosto, disponibile su Windows, macOS, Nintendo Switch, PlayStation 4, PlayStation 5, Xbox One e Xbox Series X/S.

“Siete un editore di Austin, Texas, come potete in buona fede pubblicare un gioco che è così completamente eretico? Non capisco come un buon cristiano possa in buona coscienza supportare una cosa del genere”. E’ solo uno dei commenti che si leggono sui social.

Il botta e risposta: Cult of Lamb si ama, o si odia

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Cult of the Lamb – Adobe Stock

Devolver Digital risponde immediatamente, per le rime, sempre via social: “Il nostro signore oscuro, Colui Che Aspetta, lo ha ordinato“. Un post carico di ironia e nel pieno segno del personaggio del gaming.

Parlatene bene, parlatene male, basta che ne parliate. Sembra essere questa la strategia adottata dall’azienda texana, che preferisce godersi quelle recensioni generalmente positive, con elogi diretti al suo gameplay e alla sua giocabilità, piuttosto che continuare a fare polemica.

Cult of the Lamb è un game che si basa su un agnello posseduto, nato con uno scopo: formare un culto per placare la minacciosa divinità che ha salvato la vita del personaggio del giocatore. Così il player deve lanciare crociate in stile roguelike e avventurarsi nelle cinque regioni del gioco per sconfiggere i nemici e far crescere il loro seguito.

Un game che contiene molti elementi roguelike: dalle risorse ad armi da raccogliere per contrastare nemici miscredenti, fino ad arrivare ad altri animali da salvare. Animali dall’aspetto sia negativo che positivo, capaci di influenzare il modo in cui agiscono nel culto o come reagiscono alle azioni del giocatore.

Il player, inoltre, può può gestire i propri seguaci, a cui assegnare compiti, missioni, ritrovamento di risorse o esecuzione di rituali, l’importante è averne, ma con lo spettro che questi si possano rivoltare al “padrone”, diffondendo dissenso o peggio ancora, lasciando il culto: meglio educarli ma tenerseli buoni, viceversa trattenerli alla gogna finché non smettono di dissentire.

Un milione di copie vendute in un amen, ma anche accuse eretiche e smentite di Devolver Digital. Che nega che Sony li abbia pagati per tenere il Cult of the Lamb fuori dal Game Pass. Questo game è così: si ama, o si odia.

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