L’uomo ha trovato una nuova stella abitabile dispersa nella galassia: sono due super terre attorno ad un pianeta freddo

Esopianeta - MeteoWeek.com
A circa 100 luce di distanza dalla Terra ci potrebbe essere un futuro abitabile per il genere umano. E’ più che un’ipotesi dopo un recente studio che ha scoperto una nuova stella dispersa nella galassia.

Un team di ricerca internazionale, guidati da Laetitia Delrez dell’Università belga di Liegi, che si sono avvalsi della rete di telescopi del progetto Speculoos (Search for habitable planets eclipsing ultra-cool stars), coordinato dalla stessa università, ha identificato due pianeti “super-Terra” in orbita attorno a LP 890-9, una piccola stella fredda situata a circa 100 anni luce dalla Terra. La scoperta è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista Astronomy & Astrophysics. Insomma, è tutto vero.
La stella, chiamata anche TOI-4306 o SPECULOOS-2, è la seconda più bella trovata ad ospitare pianeti, dopo la famosa TRAPPIST-1. LP 890-9b, il pianeta interno del sistema, è circa il 30% più grande della Terra e completa un’orbita attorno alla stella in soli 2,7 giorni.
Osservazioni piuttosto fruttuose

Questo primo esopianeta è stato inizialmente identificato come un possibile pianeta candidato dal Transiting Exoplanet Survey Satellite (TESS) della NASA, una missione spaziale alla ricerca di esopianeti in orbita attorno alle stelle vicine.
Il “candidato” è stato confermato e caratterizzato dai telescopi SPECULOOS (Search for habitable Planets EClipsing ULtra-cOOl Stars), uno dei quali è gestito dall’Università di Birmingham. Gli astronomi di SPECULOOS hanno utilizzato i loro telescopi per cercare altri pianeti in transito nel sistema che avrebbero potuto essere sfuggiti a TESS.
“TESS ricerca esopianeti utilizzando il metodo del transito, monitorando la luminosità di migliaia di stelle contemporaneamente, cercando lievi attenuazioni che potrebbero essere causate dai pianeti che passano davanti alle loro stelle“. Così parlò Laetitia Delrez, ricercatrice post-dottorato all’Università di Liegi, l’autrice principale della ricerca.
“Tuttavia – continua – è spesso necessario un follow-up con telescopi terrestri per confermare la natura planetaria dei candidati rilevati e per perfezionare le misurazioni delle loro dimensioni e proprietà orbitali“.
Questo follow-up è particolarmente importante nel caso di stelle molto fredde, come LP 890-9, perché emettono la maggior parte della loro luce nel vicino infrarosso, una lunghezza d’onda per la quale TESS ha una sensibilità piuttosto limitata.
Le osservazioni fatte da SPECULOOS di LP 890-9 si sono rivelate piuttosto fruttuose in quanto non solo hanno confermato il primo pianeta, ma sono state fondamentali per il rilevamento di un secondo esopianeta, precedentemente sconosciuto.
Chiamato LP 890-9c ma ribattezzato SPECULOOS-2c dai ricercatori, è di dimensioni simili al primo, circa il 40% più grande della Terra, ma ha un periodo orbitale più lungo di circa 8,5 giorni. E’ stato considerato un pianeta nella cosiddetta “zona abitabile”, attorno alla sua stella. Avrebbe una temperatura superficiale che consente all’acqua di rimanere liquida per miliardi di anni. Il futuro è già qui.