Putin sta posizionando armi nucleari al confine con l’Ucraina

La guerra in Ucraina potrebbe degenerare con l’uso di armi nucleari da parte della Russia. Grossa preoccupazione in Ucraina, il governo e la popolazione si preparano all’escalation mentre Mosca alza la posta in gioco. 

Secondo il quotidiano inglese Times, Vladimir Putin starebbe preparando l’esercito russo per compiere esperimenti con armi nucleari al confine con l’Ucraina. La notizia arriva da una fonte della Nato e parla di possibili azioni che la Russia starebbe compiendo per intimidire il nemico, come quella del drone sottomarino Poseidon nel mare ucraino anch’esso dotato di una testata atomica. A quanto si apprende un treno militare con le testate è già in partenza da Mosca diretto verso il confine.

La scelta di Putin sarebbe quella di alzare la posta in gioco nello scacchiere internazionale e mandare un messaggio all’Occidente per far capire che il capo del Cremlino è disposto a tutto e non lascerà nulla delle pretese avanzate dall’inizio della guerra. Volodymyr Zelensky non cede alle preoccupazioni e prepara il Paese a un’azione che potrebbe avere ricadute su tutta l’Europa se non sul mondo intero. Il governo ucraino ha firmato il decreto con cui sancisce formalmente l’impossibilità di condurre negoziati con Mosca mentre il Consiglio comunale di Kiev ha fatto sapere di avere iniziato la distribuzione presso i centri di evacuazione delle pillole a base di ioduro di potassio che sarebbero in grado di limitare i danni delle radiazioni nucleari.

KIEV SI PREPARA AL PERICOLO NUCLEARE

Second0 Pier Francesco Zazo, ambasciatore italiano a Kiev, “gli ucraini non escludono del tutto l’ipotesi che Putin, se dovesse sentire minacciata la sopravvivenza del suo regime, potrebbe anche ricorrere all’uso di armi nucleari tattiche. Si evidenzia che anche in passato talvolta Putin non ha preso decisioni solo sulla base di valutazioni razionali, ma anche talvolta l’elemento irrazionale, emotivo può prevalere“. L’ambasciatore, intervistato a Radio24, afferma che in Ucraina la paura che il leader russo possa ricorrere a questa scelta estrema c’è, ma “gli ucraini non si lascino intimorire e siano comunque convinti e fermamente determinati ad andare avanti nella conduzione delle operazioni militari con l’obiettivo di cercare di liberare più territori possibili“.

Per Zazo “l’opinione prevalente negli ambienti governativi ucraini è che non ci sono segnali imminenti di un utilizzo di armi nucleari da parte russa e si ritiene che Putin in questo momento stia alzando un po’ la posta del gioco poiché in difficoltà sul piano militare” e che stia adottando la “strategia della paura, del terrore psicologico per indurre gli ucraini ad avanzare meno velocemente sul fronte.

L’ULTIMATUM POST-REFERENDUM

Intanto il Cremlino aumenta la pressione nei confronti della popolazione di Zaporizhzhia, Kherson, Lugansk e Donetsk informando i cittadini che hanno a disposizione trenta giorni per accettare o rifiutare la cittadinanza russa dopo il referendum farsa degli scorsi giorni che promuoveva l’annessione di queste zone dell’Ucraina alla Federazione russa. La Duma, il parlamento della Russia, ha ratificato con una votazione all’unanimità le leggi per la ratifica dei trattati di annessione.

Il ministero degli Esteri russo tramite il suo portavoce Evgheni Ivanov ha parlato di conseguenze in caso di rifiuto senza però definire quali potrebbero essere, ma nel frattempo l’esercito ucraino è riuscito a sfondare il fronte al Sud della nazione e avvicinarsi al confine con la zona nord-occidentale della regione di Lugansk.

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