Spettro recessione per l’Italia, secondo il FMI inizierà nel 2023

Per il Fondo Monetario Internazionale le economie europee sono in difficoltà ma la guerra provoca un rallentamento economico di quasi tutte le potenze. Per l’Italia il rischio è altissimo soprattutto in previsione del prossimo anno. 

Non ci sono buone notizie sul fronte economico per il nostro Paese. Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto le stime di previsione per l’Italia presentate nel World economic outlook. Se infatti l’FMI aveva alzato le stime del 2022 con una crescita inaspettata del 3,2%, quelle per il prossimo anno sono una nube oscura che ci porterà almeno a un -0,2% contro il 2,7% di crescita atteso.

In Europa non andrà meglio alla Germania per la quale si prevede un -0,3%, per la Francia con -0,2% mentre crescerà solo la Spagna con l’1,2%. “Ci attendiamo che l’Italia entri in recessione tecnica nei prossimi trimestri soprattutto per l’impatto della crisi energetica, per l’alta inflazione e del calo dei redditi” fanno sapere dal Fondo.

LA CRISI NEL MONDO

Per il capo economista al FMI, Pierre-Olivier Gourinchas “Più di un terzo dell’economia globale si contrarrà nel 2023, mentre le tre maggiori economie – Usa, Cina e Unione Europea – continueranno lo stallo. In breve il peggio deve ancora venire e per molti il 2023 sarà avvertito come recessione“. E continua “in sostanza l’economia mondiale deve ancora interiorizzare al massimo gli choc subiti a causa della crisi energetica e degli impatti sulle catene del valore“. Per gli esperti del Fondo la guerra in Ucrainaoltre alla distruzione di vite e delle condizioni di vita, ha portato a una grave crisi energetica in Europa, che ha fortemente aumentato il costo della vita e che ostacola l’attività economica. I prezzi del gas in Europa sono più che quadruplicati dal 2021, con la Russia che ha tagliato le consegne a meno del 20% del livello del 2021, aumentando la prospettiva di una carenza di energia durante il prossimo inverno e oltre. Il conflitto ha poi fatto alzare i prezzi dei generi alimentari sui mercati mondiali, causando serie difficoltà per le famiglie a basso reddito in tutto il mondo e specialmente nei cosiddetti Paesi a basso reddito“.

IL MERCATO ASIATICO

A rallentare saranno anche le economie asiatiche emergenti  Indonesia, Malesia, Filippine, Thailandia e Vietnam ma anche la potente India per la quale è prevista una espansione “solo” del 6,8% quest’anno e del 6,1% nel 2023. “La frenata dell’Asia, principale motore della crescita mondiale negli scorsi anni, frena l’economia internazionale. E con una crisi energetica ancora in via di sdoganamento nel Vecchio Continente e prospettive difficili da individuare sul fronte dell’inflazione, è chiaro che per quanto gravi i dati del report Fmi potrebbero essere solo l’inizio. Il 2023 sarà un anno tutto in salita per le economie del pianeta“.

Impostazioni privacy