Ucraina, Conte: “Invochiamo una conferenza dell’Onu” – VIDEO

Il leader dei 5 Stelle tenta di chiarire le posizioni del partito sulla questione ucraina, per Conte è necessaria una manifestazione e un congresso delle Nazioni Unite. Davvero troppo poco per tentare una pace tra Russia, Ucraina e resto del mondo. 

Dopo il buon risultato raggiunto dal Movimento 5 Stelle alle ultime elezioni politiche, oggi è il giorno della prima assemblea degli eletti alla Camera a cui ha presenziato Giuseppe Conte. Il leader politico del M5S si è intrattenuto con i giornalisti per chiarire la sua posizione sulla guerra in Ucraina, da molti definita ambigua anche per i passati rapporti tra Conte e lo stesso Movimento con la Russia di Putin.

Da noi nessuna ambiguità, la nostra posizione è la stessa: ferma e risoluta condanna della Russia – afferma l’ex-presidente del Consiglio -. Abbiamo condannato anche gli ultimi attacchi missilistici. Abbiamo espresso sostegno alla popolazione ucraina ma il problema è che è scomparso il negoziato di pace che per noi è l’unica uscita. Per questo auspichiamo una grande manifestazione nazionale su cui non abbiamo alcun interesse a mettere il cappello politico”. Anzi, sostiene “vorremmo che partecipassero anche i cittadini che hanno sostenuto forze di Centrodestra. La pace non ha colori. Vogliamo una conferenza internazionale che sia sotto l’egida delle Nazioni Unite e con il sostegno della Santa Sede“.

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CHE PACE VUOLE CONTE?

Rimangono i dubbi su quali siano le reali posizioni di Conte e di tutto il M5S sulla questione ucraina. Se ritengono necessario fermare l’invio di armi occidentali verso l’Ucraina come pensano di fermare l’avanzata russa nel territorio? Una pace tramite mediazione politica richiederebbe uno sforzo da parte di Putin, il quale va invece in direzione ostinata e contraria avanzando minacce nucleari che avrebbero ripercussioni sul mondo intero.

Il leader del Movimento non chiarisce, alcuni giorni fa in una intervista aveva dichiarato: “Mi piacerebbe che i cittadini che vivono con preoccupazione l’escalation militare in corso potessero ritrovarsi a manifestare per invocare una svolta negoziale che ponga fine al conflitto. L’ossessione di una ipotetica vittoria militare sulla Russia, che nel frattempo continua nella sua efferata e ingiustificata politica di aggressione, non vale il rischio di una escalation con un folle ricorso a testate nucleari e armi non convenzionali nonché il rischio di una severa recessione economica che può ulteriormente schiacciare le nostre economie. Se questa mobilitazione di concretizzerà, il Movimento 5 Stelle ci sarà, anche senza bandiere” afferma Conte che infine esprime perplessità per “la decisione di Zelensky di bandire la pace con decreto“.

OPPOSIZIONE DURA

Infine sulla posizione che il Movimento terrà all’interno del Parlamento dice che la nostra sarà una opposizione dura, senza sconti. Non sarà un ostruzionismo pregiudiziale e preconcetto: noi guardiamo sempre al bene del Paese però sarà un’opposizione intransigente perché la nostra asticella del bene comune è molto alta“.

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