Furio Colombo contro Meloni: “Vorrebbe lasciare i migranti nelle barche”

Il noto giornalista attacca la presidente del Consiglio per le sue politiche migratorie. “Nemmeno Minniti era arrivato a dei punti così indecenti” e critiche le scelte degli alleati internazionali della leader di Fratelli d’Italia. 

Il principio ispiratore del Presidente Meloni è che se prendi a bordo qualcuno te lo tieni, è roba tua. È un principio folle, non ha nessun senso“. Furio Colombo si scaglia contro le decisioni di Giorgia Meloni e del suo esecutivo in merito alla questione migranti che tiene banco nel mondo politiche in queste ore, dopo che il nostro Governo ha tentato di impedire lo sbarco di alcune persone che si trovavano a bordo della nave Sos Humanity 1 al largo di Catania.

Ospite della trasmissione L’Aria che Tira condotta da Myrta Merlino su La7, il giornalista rimprovera la leader di Fratelli d’Italia di una politica migratoria e sulle decisioni del suo esecutivo. “Essendo la barca di bandiera norvegese, se ne vada a portare le persone salvate in Norvegia. Vi rendete conto dello squilibrio che c’è in questa frase? Nemmeno Minniti era arrivato a dei punti così indecenti – continua Colombo -. Se una macchina tedesca raccoglie dei feriti di un incidente in Italia allora dovrebbe portarli solo in un ospedale tedesco?“. Per l’ex-direttore de l’Unità e attuale editorialista de La Repubblica, Meloni vorrebbe “lasciare i migranti sulle barche per sempre“.

È anche vero che l’Europa ci lascia soli e che le redistribuzioni non funzionano” risponde Merlino, ma l’ospite insiste e se la prende con la Presidente del Consiglio. “Lei ha fatto una campagna elettorale e si è svelata al pubblico italiano una volta diventata presidente con una forza, una prepotenza, una capacità di decidere, una sicurezza di sapere le cose giuste. E poi non è riuscita a condividerle con nessuno. La forza, la vivacità, la durezza con cui Meloni parla delle cose spiegando che lei le farà. Poi non le ha fatte, non ha parlato con nessuno in Europa. Dal viaggio a Bruxelles non ha portato a casa niente” è la critica di Colombo.

Le responsabilità di Meloni, secondo Colombo, sono da cercare anche nella scelta della premier dei suoi alleati internazionaliTutta questa gente attraversa il mare contro il parere accanito e appassionato dei tre migliori amici della Meloni, cioè Polonia, Ungheria e Slovacchia. Poi però siamo noi che dobbiamo avere la disumanità di tenerli in barca per sempre perché in Italia non possono salvarsi” afferma il giornalista.

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