In coma dopo il pestaggio: arrestate due donne, madre e figlia

Nel pestaggio che ha ridotto Davide Ferrerio in stato vegetativo, ci sono le responsabilità di due donne, madre e figlia, che avrebbero avuto un ruolo attivo nel tendere alla vittima una trappola. Si trovano attualmente in stato di detenzione. 

Continuano le indagini sulla tremenda aggressione subita da Davide Ferrerio, ragazzo bolognese di 20 anni, che l’11 agosto fu selvaggiamente colpito con calci e pugni fino a ridurlo in fin di vita mentre si trovava a Crotone per le vacanze con la sua famiglia, originaria della città calabrese. Il giovane si trova adesso a Bologna nell’ospedale maggiore ed è in coma in stato vegetativo.

Le forze dell’ordine hanno arrestato Nicola Passalacqua in qualità di aggressore, fidanzato di una ragazza di 17 anni che riteneva Ferrerio “colpevole” di averla corteggiata sui social. Ma ci sono anche due donne, ritenute coinvolte nel caso: A.P. di 41 anni, attualmente agli arresti in carcere, e la figlia M.A. di 17, trasferita in una casa protetta. Entrambe sono accusate di concorso anomalo in tentato omicidio per avere contributo attivo e consapevole all’aggressione del giovane.

SCAMBIO DI PERSONA

Passalacqua ha chiesto al ragazzo di incontrarlo per dare il via al pestaggio, le donne gli avrebbero fornito le informazioni necessarie e si sarebbero presentate con lui all’appuntamento. La polizia è risalita alle due donne grazie alle indagini sulle persone informate sui fatti, alle intercettazioni e sopralluoghi che hanno indicato la loro presenza nel luogo del pestaggio. Ad aggiungere drammaticità alla tragedia, il fatto che si sarebbe trattato di uno scambio di persona, Passalacqua cercava un altro ragazzo ma erroneamente gli è stato indicato Davide.

LA NOTA DEL PADRE

La Procura ha accolto la richiesta degli avvocati della difesa che hanno prodotto una memoria per sottolineare come le due donne fossero responsabili del tentato omicidio quanto il Passalacqua” afferma in una nota l’avvocato Fabrizio Gallo, legale del padre di Davide Ferrerio. “Ho appreso la notizia con estrema soddisfazione avendo avuto con il pubblico ministero uno scambio di idee che hanno portato il magistrato a ripensare sulle posizioni delle due donne e soprattutto sul ruolo della mamma, che, come si è sempre sostenuto, era la presunta mandante del brutale pestaggio che ha ridotto Davide in stato vegetativo“. Le due donne arrestate, si legge ancora, “erano state lasciate in libertà in quanto, in un primo momento, accusate del solo reato di favoreggiamento“.

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