Arrestata una suora: in un video le violenze sui minori

Schiaffi, capelli tirati e violenze psicologiche. Per questi fatti quattro suore di un istituto scolastico religioso campano sono finite sotto indagine. Per una di loro sono anche scattate le manette. 

Un’indagine dei carabinieri della procura di Napoli ha portato alla luce un caso di maltrattamenti ai danni di minori perpetrati da parte di una suora. La donna si trova al momento agli arresti da parte dei militari dell’arma della compagnia di Ischia, il caso sarebbe avvenuto presso l’Istituto religioso Santa Maria della Provvidenza di Casamicciola.

La responsabile sarebbe Marie Georgette Rahasimalala, 55enne nata in Madagascar, che presta servizio presso la mensa dell’Istituto. Oltre alla donna, è stato anche predisposto il diviesto di dimora in Campania per la madre superiora Angela De Bonis, 81 anni, per Noeline Razanadraozy, 51 anni anche lei del Madagascar e anche lei addetta alla mensa, e per Alice Albaracin, quasi 48 anni, nata nelle Filippine e consorella addetta al servizio doposcuola.

I carabinieri hanno fatto partire le indagini da una segnalazione avvenuta a luglio di quest’anno, tramite questa hanno provveduto al sequestro di un filmato, girato da una ragazza minorenne che si trova ospite della struttura, in cui un bambino di 4 anni veniva preso a schiaffi e tirato con energia per i capelli  dalla suora, il tutto davanti agli altri bambini che la pregavano di smetterla. La suora colpiva dopo anche il fratellino di 8 anni, intervenuto per difenderlo, con uno schiaffo talmente violento da fargli uscire del sangue dal naso.

I carabinieri, coordinati dal capitano Laganà, hanno portato avanti le indagini per quattro mesi. Sono stati ascoltati i bambini in modalità protetta e sono riusciti a identificare quali autrici dei reati la madre superiora e le tre consorelle in servizio presso l’istituto, ricostruendo anche altri episodi di sofferenze fisiche nei confronti dei minori oltre a quelli testimoniati dal video: tirate di capelli, schiaffi alla nuca, calci, ciabattate sulle mani erano all’ordine del giorno.

Inoltre le suore imponevano il silenzio sulle violenze ai bambini privandoli dei telefoni cellulari per impedire riprese foto e video, con le aggravanti di abusare della condizione di inferiorità fisica e psichica determinata dall’età delle vittime nonché di commettere i reati all’interno di istituto di educazione e formazione.

L’operazione investigativa dei militari ha portato il gip di Napoli, su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli, precisamente della IV Sezione “Tutela delle fasce deboli della popolazione“, coordinata dal procuratore aggiunto Raffaello Falcone, a emettere l’ordinanza di custodia cautelare in e per il divieto di dimora per responsabili.

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