Francia, Macron sotto inchiesta «per finanziamento illecito della campagna elettorale»

A comunicare la notizia, Le Parisien: l’inchiesta avrebbe a che fare con legami tra il presidente francese e l’azienda McKinsey, che avrebbe finanziato di nascosto la campagna elettorale 2017 

Il leader francese Emmanuel Macron sarebbe finito sotto inchiesta. A riportare la notizia è il quotidiano francese Le Parisien, e finora la notizia non è stata smentita dall’Eliseo.

Macron-meteoweek.com

L’indagine sarebbe cominciata a novembre, e l’accusa da parte della Procura finanziaria nazionale sarebbe quella di ‘favoritismo’ e «finanziamento illecito della campagna elettorale». L’inchiesta avrebbe a che fare con i rapporti tra il presidente francese e la società McKinsey. L’ipotesi è quella di condizioni non del tutto trasparenti nell’assegnazione a McKinsey di tutta una serie di consulenze e un finanziamento nascosto da parte dell’azienda della campagna elettorale di Macron del 2017.

Come scrive Le Parisien, «le indagini mirano ai legami tra il capo dello Stato e la società di consulenza McKinsey. Sono interessati alle condizioni per l’assegnazione di alcuni appalti pubblici al gruppo americano per importi colossali. Il 21 ottobre é stata aperta una seconda inchiesta giudiziaria per appurare ipotesi di favoritismo e occultamento di favoritismo».

Dei tre magistrati istruttori, uno è Serge Tournaire, assai conosciuto per aver incriminato François Fillon nel 2017 per il finto impiego di sua moglie, e poi per aver incriminato Nicolas Sarkozy nell’ambito della vicenda Bygmalion.

Nel frattempo, l’entourage del presidente francese, ha per ora replicato a questa news con un ‘no comment’. Durante l’ultima campagna elettorale, il leader francese era già finito in un vortice di polemiche per il numero di commesse statali affidate alla suddetta società McKinsey, che secondo quanto descrive un report di una commissione di indagine del Senato erano «più che raddoppiate» tra il 2018 e il 2021, il periodo del primo mandato del presidente francese, da poco rieletto al governo della Francia.

Lo scorso anno, tali commesse in questione, avrebbero raggiunto un record, ossia quello di più di un miliardo di euro. In tv, aveva detto che «se ci sono prove di manipolazione, che si vada al penale. Nessun contratto viene concluso nella République senza rispettare le regole sugli appalti pubblici». 

Nel febbraio dello scorso anno, un’indagine di Le Monde aveva analizzato l’influenza della suddetta società su alcune decisioni di un certo peso del leader francese, dalla fondazione di un suo partito denominato “En Marche”, alla messa a punto di una strategia vaccinale della Francia.

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