Impresario vende l’impresa e dona 5 milioni ai suoi ex lavoratori: «Bonifico a sorpresa»

Un ‘regalo’ da 2.500 euro lordi per tutti gli ex dipendenti della sua azienda, 1.600 in tutto, di cui 1.150 che lavoravano nello stabilimento di Aosta

L’imprenditore Giuseppe Marzorati, presidente da 28 anni della Cogne acciai speciali, (azienda leader in tutto il mondo per la produzione di acciai lunghi inossidabili), ha venduto il 70% delle azioni aziendali a un gruppo di Taiwan, Walsin Lihwa Corporation.

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Per celebrare la vendita, ha deciso di fare un “regalo” da 2.500 euro lordi a ognuno dei suoi ex lavoratori, 1.600 in tutto, di cui 1.150 lavorano all’interno dello stabilimento valdostano di Aosta.

Dopo aver apposto la firma per la vendita, ogni lavoratore ha ricevuto un bonifico a sorpresa di 2.500 euro lordi (tra Italia, Usa e Cina), e si prevede anche un ulteriore sostegno, un bonus carburante il cui importo è di 200 euro.

Complessivamente, l’imprenditore ha speso 5 milioni di euro, di cui tre per i suoi ex dipendenti che lavorano in Italia. In una missiva rivolta ai suoi ex lavoratori, Marzorati ha scritto:«Dal 1994 ad oggi ho trascorso degli anni fantastici insieme a voi e a quelli che vi hanno preceduto, partendo da una situazione di vero disagio aziendale ed arrivando invece oggi a rappresentare una realtà importante, apprezzata, ammirata, sostenibile e molto considerata a livello internazionale.

Il lavoro di sviluppo e di costante crescita ci ha consentito di raggiungere un grande obiettivo: far diventare il Gruppo Cogne leader europeo del settore. Insieme abbiamo attivamente supportato il radicale cambiamento che la nostra azienda ha sviluppato negli anni, facendosi portavoce della cultura Lean e, soprattutto, dando priorità alla sostenibilità nelle sue diverse accezioni».

Marzorati, tuttavia, rimarrà presidente onorario dell’impresa, mentre ora, a prendere le redini dell’azienda c’è Yu-Lon Chiao. Massimiliano Burelli, in passato presidente e Ceo Thyssenkrupp Italia, è diventato il nuovo amministratore delegato dell’impresa.

Per comprare il 70% dell’azienda, la società taiwanese ha speso 210 milioni di euro. Il nuovo assetto societario della Cas ha già avuto modo di incontrare i sindacati. Il segretario Fiom Cgil Val d’Aosta ha spiegato la produzione resterà in Valle d’Aosta, non si sa ancora di quale genere ma la cosa importante, spiega Fabrizio Graziola, sono le «rassicurazioni sulla produzione e sul personale, che non verrà minimamente intaccato al momento».

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