Palpeggia e cerca di baciare una ragazza in lavanderia: arrestato grazie allo smartphone della vittima

Pensava di farla frana dandosi alla fuga dopo aver cercato di violentare una giovane all’interno di una lavanderia nel centro storico di Brindisi.

Ma non aveva fatto i conti con la prontezza di riflessi della sua vittima, che col suo telefonino ha messo le forze dell’ordine nella condizione di rintracciarlo. Così è finito in galera.

La polizia ha ritracciato il palpeggiatore a tradimento grazie alle immagini scattate dalla vittima della violenza sessuale col suo smartphone – Meteoweek

In pieno centro storico a Brindisi una ragazza è stata aggredita da un uomo. La giovane si trova all’interno di una lavanderia, quando ha subito il tentativo di violenza sessuale. Ma è riuscita fortunatamente a divincolarsi prima, a fotografare il violentatore dopo.

E proprio le immagini riprese col suo cellulare hanno consentito alle forze dell’ordine di identificare e arrestare l’uomo.

Il tentativo di violenza si è consumato dentro una lavanderia in centro storico. Qui l’uomo avrebbe immobilizzato la giovane, palpeggiandola e cercando anche di baciarla. La ragazza però ha resistito ed è riuscita a sottrarsi all’aggressore che si è dato così alla fuga. Mentre lei, dopo essersi divincolata, lo fotografava mentre se la svignava, permettendo così alle forze dell’ordine di identificarlo.

Decisive le immagini dello smartphone

È quello che è successo nel centro storico di Brindisi, dove i poliziotti hanno arrestato un uomo accusato di violenza sessuale. Le forze dell’ordine lo hanno fermato dopo aver ricevuto una telefonata da parte della vittima che chiedeva il loro aiuto.

Stando alle ricostruzioni degli agenti della Questura, la giovane donna, della quale non sono state divulgate altre generalità, sarebbe riuscita a liberarsi dall’uomo, divincolandosi dal tentativo di violenza dell’uomo – ignota anche la sua età – che avrebbe tentato di baciarla non prima di averla immobilizzato. La ragazza poi, vedendo il suo aggressore che se la dava a gambe, non ci ha pensato due volte a fotografarlo col suo smartphone mentre fuggiva.

Così facendo ha messo nelle mani degli investigatori delle immagini preziose. Grazie alle quali, anche se non senza difficoltà, gli agenti sono riusciti a risalire e a rintracciare il presunto aggressore, sul quale hanno raccolto gravi indizi di colpevolezza.

Alla fine degli atti di rito, il magistrato di turno della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Brindisi ha disposto per l’uomo il trasferimento in carcere a Brindisi. È qui che il presunto aggressore si trova attualmente, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.

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