Leva militare, la proposta di La Russa: “40 giorni da volontari” [VIDEO]

Per il presidente del Senato la naja è una vera ossessione e chiede che tutti i giovani tra i 18 e i 25 anni possano prestare servizio militare, almeno in forma volontaria. La proposta di La Russa potrebbe approdare a palazzo Madama. 

Crediamo che fare una legge che consenta volontariamente di passare 40 giorni per un addestramento che potrebbe essere un domani facilmente integrato qualora servisse sia una cosa utile“. Ignazio La Russa ci riprova, vuole che i giovani italiani prestino una parte della loro vita per svolgere la leva militare, il cui obbligo è stato abolito ormai da circa diciotto anni.

Il presidente del Senato dichiara di avere pronto un disegno di legge che incoraggi i ragazzi a prestare una sorta di “mini naja volontaria“. E’ lo stesso periodo di tempo che veniva utilizzato nel Centro Addestramento Reclute per la prima istruzione al servizio militare.

Quando ero ministro ho cercato di introdurre quella che passò col nome di mini-naja, cioè 3 settimane volontarie nel corso delle quali ciascuno potesse avvicinarsi alle forze armate e poi andare a portare nuova linfa a tutte le associazioni d’arma, a seconda di dove avesse passato quelle 3 settimane – continua La Russa -. Ho predisposto un disegno di legge che sarà presentato da un gruppo di senatori” dice alla chiusura delle celebrazioni organizzate dagli Alpini a Milano per ricordare i caduti.

Per l’esponente di Fratelli d’Italia, la proposta potrebbe anche avere la funzione di fornire “punti per la maturità per tutti i tipi di scuola, una serie di incentivi per la laurea, come un esame in più o un vantaggio a livello di formazione, e un punteggio aggiuntivo per tutti i concorsi pubblici“. “Se riuscissimo a fare in modo che i giovani dai 16 ai 25 anni possano, se lo vogliono, passare un periodo di 40 giorni a imparare cosa è l’amore per l’Italia e il senso civico avremo fatto un grande servizio all’Italia” osserva La Russa. “Ma naturalmente il vero incentivo resta la volontà di aiutare la propria patria anche con un breve periodo” conclude.

LA “FISSA” DI LA RUSSA PER IL SERVIZIO MILITARE

Non è la prima volta che La Russa prova a reintrodurre la leva militare in una qualche forma. Già nel 2008 aveva avanzato una proposta simile, per “riavvicinare le nuove generazioni alle Forze armate” e aveva annunciato di aver studiato soluzioni sul modello dei campi estivi. “L’esercito volontario e professionale è arrivato e ha portato dei benefici – dichiarò allora – perché la naja era malvista da molti ragazzi e finiva per allontanarli dal mondo militare”. “Non ripristinando la leva obbligatoria, per carità ma trovando i modi con cui volontariamente si possano riavvicinare le nuove generazioni ai valori che promanano dalle Forze armate. Valori di identità nazionale, di amore per la Patria, di attaccamento alle nostre tradizioni e alla nostra cultura, di senso di responsabilità: valori importanti” disse allora. Un’altra sua proposta fu avanzata nel 2019 ma finì arenata nei meandri del Parlamento.

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