Von der Leyen, “Rischio deficit di gas per 30 miliardi di metri cubi nel 2023”

Von der Leyen, “Rischio deficit di gas per 30 miliardi di metri cubi nel 2023”. Il prossimo anno sarà più difficile, l’Ue dovrà ricorrere al suo peso economico e politico per garantire maggiori forniture.

Se per quest’anno sono stati fati grandi passi avanti nella diversificazione delle forniture europee di gas naturale, così come anche nella sostituzione dei combustibili fossili provenienti dalla Russia, il prossimo anno ci attenderà un periodo di più difficile.

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Von der Leyen, “Rischio deficit di gas per 30 miliardi di metri cubi nel 2023” – meteoweek.com

A spiegarlo è stata la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che ha sottolineato come nel 2023 potremmo essere costretti ad affrontare un “potenziale deficit di quasi 30 miliardi di metri cubi di gas naturale”.

Le 10 azioni chiave previste dall’Ue per fronteggiare la crisi

Si è tenuta nelle scorse ore la prima riunione della piattaforma Ue per gli acquisti congiunti – la EU Energy Platform. Un incontro, questo, a cui hanno partecipato i rappresentanti di 33 aziende energetiche, e che ha visto la presenza anche di von der Leyen.

La presidente della Commissione europea, nel suo discorso, ha spiegato come grazie alla possibilità di acquisto congiunto di gas, l’Unione potrà usare il suo “peso economico e politico” per garantire maggiori forniture ai cittadini e all’industria, in previsione di quello che sarà un 2023 purtroppo più difficile.

Dal canto suo, confermato il vice presidente della Commissione, Maros Sefcovic, ha ulteriormente evidenziato: “La nostra priorità immediata è quella di prendere tutte le misure necessarie per l’aggregazione della domanda e l’appalto congiunto ben prima che inizi la stagione di riempimento dello stoccaggio di gas il prossimo anno”.

Più in generale, per quanto riguarda la panoramica delle azioni previste dall’Ue per affrontare la crisi energetica sia ora che nel prossimo anno, questa si può in qualche modo riassumere in 10 azioni chiave:

  • diversificazione dei combustibili fossili russi verso altri fornitori affidabili
  • ottenere un risparmio energetico riducendo del 15% la richiesta di gas
  • favorire la diffusione delle energie rinnovabili
  • accelerare il processo di autorizzazione per le energie rinnovabili
  • prevedere un obbligo minimo di stoccaggio del gas
  • garantire la solidarietà attraverso accordi predefiniti per la fornitura di gas tra Stati membri in cui non sono ancora in vigore accordi di solidarietà
  • la creazione di una piattaforma per l’acquisto congiunto di gas, per aumentare la leva negoziale dell’UE
  • migliorare l’infrastruttura europea
  • l’introduzione di un quadro giuridico che consenta agli Stati membri di scremare i profitti imprevisti delle società produttrici di energia
  • proporre un meccanismo di correzione del mercato, noto anche come price cap, per limitare le impennate dei prezzi del gas a livello del TTF.

Secondo von der Leyen grandissima importanza ricoprirebbero soprattutto la piattaforma di acquisto congiunto, e l’accelerazione della diffusione delle energie rinnovabili. La stessa presidente ha ribadito, nel corso di alcuni suoi ultimi interventi, che nel 2022 è stato raggiunto un record di capacità sia per quanto riguarda l’energia eolica che quella solare. Inoltre, è previsto che tale capacità aumenti ulteriormente nel 2023, permettendo dunque la sostituzione di circa 12 miliardi di metri cubi di gas.

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