Affrontare il freddo con le spezie: i consigli del dietista

Oltre ad avere numerose proprietà benefiche, le spezie sono in grado di riscaldarci facendo aumentare la temperatura del nostro corpo.

Questo non sarà sicuramente un inverno semplice. Le temperature sono destinate a diminuire, mentre ci ritroviamo a dover fare i conti con il caro bollette e l’emergenza climatica. Le date di accensione dei termosifoni sono slittate, mentre quelle di spegnimento arriveranno prima.

Spezie (Pexels) 27.12.2022 meteoweek.com
Affrontare il freddo con le spezie (Pexels)

Molte famiglie in pensiero si stanno già impegnando per ridurre i loro consumi. Come sempre, la natura ci offre rimedi utili ed efficaci: in questo caso, ci stiamo riferendo alle spezie in grado di riscaldarci portando la temperatura corporea ad innalzarsi.

Peperoncino e paprika, gli effetti termogenici delle spezie

Termogenesi è il nome del processo metabolico basato sulla produzione di calore da parte dell’organismo. Il nostro corpo, per poter digerire, inizia a bruciare calorie andando a produrre energia e di conseguenza calore. Il processo contribuisce anche alla velocizzazione del metabolismo.

Il dietista Loreto Nemi ne ha parlato in un’intervista a Fanpage. Diverse spezie, oltre ad apportare numerosi benefici all’organismo, hanno proprietà termogeniche. Ciò significa che non si limitano a rendere i nostri piatti più saporiti: tra i vari benefici, sono antinfiammatorie e antiossidanti e riescono a riscaldare il nostro corpo in modo totalmente naturale.

“La tradizione di usare le spezie arriva da lontano, dai principi della medicina cinese” ha spiegato il dottor Nemi. In tempi più recenti i benefici delle spezie sono stati confermati anche dalla scienza occidentale. Uno degli alimenti migliori in tal senso è il peperoncino, contenente capsaicina.

L’esperto lo ha definito “la spezia con il più alto potere riscaldante”. Inoltre, il suo principio attivo ha proprietà antinfiammatorie e antiossidanti che lo rendono uno “smart food”, in base alle indagini effettuate dall’Istituto Europeo di Oncologia (IEO). La capsaicina è, quindi, una molecola che dovrebbe essere utilizzata quotidianamente quando si cucina.

Per coloro che non gradiscono il sapere del peperoncino, la paprika può essere un’ottima alternativa. Le due spezie provengono dalla stessa famiglia, ovvero quella delle Solanacee. La differenza sta nella minore quantità di capsaicina presente nella paprika che si contraddistingue per il suo sapore più dolce.

I benefici di zenzero, cannella e curry

Lo zenzero può essere usato per la preparazione di piatti salati ma anche di tisane saporite. La spezia si riconosce per il leggero pizzicore che lascia in gola. Il gingerolo (la molecola responsabile dell’effetto termogenico) presenta molte similitudini con la capsaicina e alla peperina (principio attivo del pepe nero).

Come spiegato dal dottor Nemi, nella medicina cinese lo zenzero veniva usato per ridurre l’umidità nel corpo. Inoltre può essere un rimedio a mal di stomaco e nausea. Tre le spezie in grado di riscaldare l’organismo, spicca anche la cannella che, grazie alle sue proprietà, può essere utilizzata per tardare l’ipotermia.

Infine segnaliamo il curry. In realtà, si tratta di un mix di diversi elementi. Nella sua versione base, la miscela indiana è composta da pepe nero, coriandolo, cannella, cumino e curcuma: ognuna di queste spezie ha un effetto termogenico.

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