Inglesi pentiti della Brexit, il sindaco di Londra: “Danni immensi”

La scelta di lasciare l’Unione Europea è stata ripensata dai britannici che ora sembrano essersene pentiti. La crisi economica e politica che sta colpendo il Paese è segno di questo e qualcuno, come per esempio il sindaco di Londra Sadiq Khan, chiede di tornare sui propri passi. 

A tre anni di distanza dal referendum che ha sancito la definitiva uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea, sono molti i cittadini che si sono pentiti della scelta. Secondo un sondaggio pubblicato sul quotidiano britannico The Daily Telegraph il 33% di coloro che aveva votato per la Brexit afferma che abbia creato più problemi che soluzioni.

A supportare questa sensazione sono i dati. Ben cinque premier si sono susseguiti a Downing Street in questi cinque anni, se per l’Italia potrebbe essere quasi “normale”, per i britannici è qualcosa di impensabile e che crea instabilità. Numerosi scioperi attanagliano il Paese a causa della crisi economica, i danni della pandemia non possono essere rimarginati da finanziamenti esterni (come accade per esempio in Italia con il Pnrr) e l’inflazione è ai massimi storici.

“UNA CATTIVA IDEA”

I media hanno addirittura scelto di chiamare la Brexit la “B. word“, come se fosse una parolaccia da non pronunciare in pubblico. Per Ben Page, esperto di sondaggi nel Regno Unito, “In una proporzione di due a uno le persone dicono che la Brexit hapeggiorato le condizioni di vita. È chiaro che la gente vede negativamente la Brexit ma non c’è ancora una richiesta spontanea di un altro referendum che potrebbe addirittura richiedere un ricambio generazionale, perché c’è ancora un vasto gruppo di persone che sono convinte che uscire dalla Ue sia stata la cosa giusta, molti vogliono solo buttarsi la questione dietro le spalle. Non siamo ancora arrivati ad ammettere a noi stessi stessi, come nazione, che la Brexit sia stata una cattiva idea, anche quando, se lo si chiede alle persone, la maggioranza pensa che stia andando male e peggiori la qualità della vita. Una conclusione che sembra confermata anche dalle analisi economiche indipendenti” conclude il sondaggista.

“DANNI IMMENSI”

A fare eco al malcontento è il sindaco di Londra Sadiq Khan. La capitale britannica ha votato in maggioranza per il remain, a differenza del resto dell’Inghilterra, e Khan si è fatto portavoce delle istanze dei londinesi affermando che la Gran Bretagna deve ripensare alla Brexit. “Basta silenzio. La Brexit sta facendo danni enormi, anche a Londra. I politici non possono restare in silenzio. – afferma durante una intervista –. Serve un maggior allineamento con i nostri vicini europei, uno spostamento da questa hard Brexit estrema a una versione che serva la nostra economia e il nostro popolo”.

Anche nel resto del mondo la possibilità di abbandonare l’Ue perde presa sugli elettori. Nel periodo tra il 2016 e il 2022 il supporto al leave ha perso 9.5 punti in Olanda, 9 punti in Italia e Portogallo e ha avuto un declino di 5.8 punti in Ungheria, 4.6 in Spagna e Svezia, 2.6 in Germania.

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