Agente Polfer e assessore, arrestato perché punto riferimento ‘ndrangheta

Agente Polfer e assessore, arrestato perché punto riferimento ‘ndrangheta. Per gli investigatori era politico di riferimento di una cosca

Agente Polfer e assessore, arrestato perché punto riferimento ‘ndrangheta

Gli investigatori lo hanno definito “politico di riferimento della cosca Serraino“. È questa l’accusa che grava su Sebastiano Seby Vecchio, 47enne agente della Polfer a Venezia. L’uomo, secondo i pm, nel corso del suo mandato da assessore e consigliere comunale a Reggio Calabria sarebbe stato un punto di riferimento della ‘Ndrangheta. Secondo quanto riporta il questore di Reggio Bruno Megale, “la polizia di Stato ha al proprio interno gli anticorpi capaci di neutralizzare gli elementi infedeli e le mele marce. L’arresto di Vecchio è la più lampante testimonianza di questo.

I contatti con la cosca Serraino“, spiega il procuratore Giovanni Bombardieri, “sono proseguiti nel tempo, sia durante la latitanza del boss Maurizio Cortese sia più di recente. Nei confronti dell’ex assessore abbiamo raccolto dichiarazioni di ben otto collaboratori di giustizia riscontrate dall’attività tecnica e di intercettazione eseguita dalla squadra mobile e dei carabinieri. Oggi abbiamo potuto ricostruire tutte le vicende che lo riguardano“.

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Vecchio è in carcere con Antonio Serraino, Francesco Russo, Antonino Fallnca e Paolo Russo. Secondo i pm, il clan garantiva all’agente Polfer “consistenti pacchetti di voti in occasione delle elezioni”. Inoltre, l’uomo “sfruttava il ruolo di consigliere e assessore comunale per garantire favori ai membri della cosca di appartenenza e agli esponenti di altre articolazioni della ‘ndrangheta reggina“.Il poliziotto arrestato, sospeso dal servizio, avrebbe garantito “protezione ai sodali e fornito notizie riservate sulle indagini in corso“.

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