Morte Maradona, il medico personale: “Non è stato curato a dovere”

Morte Maradona, il medico personale: “Non è stato curato a dovere”. Alfredo Cahe spiega tutti gli errori “che si dovevano evitare”

Medico personale Maradona-Meteoweek.com

Alfredo Cahe, medico personale di Diego Maradona, ha criticato aspramente le ultime scelte adottate in merito alla salute dell’ex giocatore. Cahe afferma, infatti, che il campione “non è stato curato come si sarebbe dovuto fare“. Cahe spiega che “non solo Diego avrebbe dovuto restare nella clinica (in cui lo avevano operato), ma in un’area ampiamente specializzata, con una infrastruttura differente a quella di cui disponeva nella casa dove è morto, simile a quella che era a sua disposizione quando lo portammo a Cuba”.

In passato il dottor Cahe ha vissuto momenti non semplici al fianco del Pibe de Oro, quando non stava bene e viveva crisi fisica. “Nella sua stanza avrebbe dovuto essere sempre presente un medico“, ma on è andata così, tant’è che secondo lui la morte è avvenuta “in una maniera insolita“.

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Nell’intervista rilasciata in tv, Cahe ha anche attaccato coloro che hanno operato Maradona nella Clinica di Olivos, il 4 novembre 2020. “L’esame cardiovascolare non è stato realizzato in forma completa. Diego non ha avuto la necessaria protezione. Non ho capito perché vi è stata tanta urgenza di operarlo. Mi sono rimasti molti dubbi. Non c’era bisogno di realizzare chirurgico in forma così rapida“.

Cahe ha chiosato svelando che ultimamente Maradona era in forte depressione: “Diego era molto triste e il suo psicologo mi ha chiamato per dirmi che il morale dell’ex calciatore era a terra. Una donna vicina a lui  mi ha detto che si sentiva profondamente angustiato, depresso, e che riteneva che ‘non gli restava nulla da fare nella vita‘ “.

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