Pierpaolo Sileri e quei dubbi sull’operato dell’Oms e del Governo dall’inizio della pandemia

Pierpaolo Sileri, Viceministro della Salute, ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, ha espresso i suoi dubbi sull’operato del Governo e dell’Oms dall’inizio della pandemia. 

Pierpaolo Sileri, viceministro della Salute, intervenendo ai microfoni della trasmissione “L’Italia s’è desta”, su Radio Cusano Campus, ha espresso i suoi dubbi sull’operato dell’Organizzazione mondiale della Sanità e del Governo dall’inizio della pandemia da Coronavirus.Si dice che l’Italia non fosse pronta, ma abbiamo visto che non era pronto nessuno quando è arrivato questo virus. Il fatto che il piano pandemico fosse troppo vecchio è vero, credo che qualche spiegazione da questo punto di vista dovrebbe essere data”. Non crede ci siano segreti, ma bisognerebbe spiegare quello che è accaduto, quello che è stato fatto. Ma, circa l’Oms, qualche problemino c’è stato: “Di comunicazione, di direttive, però tutto deve essere proporzionato al fatto che ci trovavamo di fronte a un evento mai accaduto. È chiaro che qualche dubbio c’è, qualche perplessità, il mio consiglio è di spiegare ciò che è accaduto con trasparenza”. 

I dubbi da chiarire

Come ormai è noto, il piano pandemico era fermo addirittura al 2006, come conferma anche Il Tempo. A i dubbi si sono fatti forti fin da quel rapporto scomparso improvvisamente, oppure sui ritardi nelle comunicazioni, su decisioni drastiche che non hanno evitato nessun disastro, anzi lo hanno ingigantito e reso ancora più forte. Nessuno – né Giuseppe Conte né il ministro della Salute Roberto Speranza – ha mai spiegato cosa sia esattamente accaduto nelle relazioni con l’Oms, né le ambiguità, né altro.

E intanto, anche sul fronte vaccini l’Oms ha tenuto a smorzare gli entusiasmi. “Non ci saranno abbastanza vaccini nei prossimi 3-6 mesi per poter prevenire un aumento dei contagi di coronavirus”. A dirlo, è stato proprio il capo delle emergenze dell’Oms, Mike Ryan, secondo quanto riportato dal quotidiano “Guardian”. L’esperto ha poi invitato tutti a continuare a seguire il distanziamento sociale e le altre regole anti-Covid, visto che “non avremo dosi a sufficienza per evitare un aumento dei casi”. 

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