Il 5% dei medici di base rifiuta il vaccino, rischio di dosi in avanzo e sprechi

Rischio sprechi per le dosi di vaccino anti Covid-19: il 5% dei medici di base rifiuta la somministrazione all’ultimo minuto, operatori obbligati a far scorrere le liste. “Responsabilità morale e professionale di avvisare e togliersi dalla lista”.

vaccino covid sprechi - meteoweek
vaccino Covid, rischio sprechi – meteoweek

Continua la campagna vaccinale in tutto il Paese, ma tra le Regioni più o meno virtuose, sorge una problematica relativa agli sprechi delle dosi. Come spiegato dal Messaggero, pare infatti che il 5% dei medici di base non sia intenzionato a sottoporsi alla vaccinazione. Libera scelta, chiaramente, se non fosse che il loro rifiuto o rispesamento non venga fatto pervenire in tempo a chi di dovere.

Sarebbero diversi, infatti, i camici bianchi che, in lista e con la dose prenotata, non si presentano poi all’appuntamento fissato, rischiando di far sì che il siero non possa essere più usato su nessun altro.
Questo poichè il Pfizer va conservato a – 70 gradi, e deve somministrato entro le sei ore dalla sua preparazione. Invalidanti e rischiosi, all’ora, i ripensamenti dell’ultimo minuto da parte dei prenotati in lista.

“Responsabilità morale e professionale di togliersi dalla lista”

“Il vaccino lo ricordiamo non è obbligatorio, ma questa è una fase troppo delicata della pandemia. I colleghi che non vogliono essere vaccinati hanno la libertà di farlo. Ma hanno la responsabilità morale e professionale di avvisare e togliersi dalla lista”, ha ammonito Michele Lepore, medico di base e responsabile Uscar. Attualmente il numero dei dottori in lista e delle dosi da somministrare è ancora limitato: per questo motivo, non si registrano particolari rallentamenti causati dalle rinuncie dell’ultimo minuto. Gli operatori, infatti, proseguono facendo scorrere i nominativi presenti sulla lista. Il punto è, però, che siamo ancora in una fase vaccinale d’apertura. “Se questo problema non verrà risolto quanto prima, quando le dosi arriveranno in quantità massicce ci troveremo con numeri ben più seri. Con il rischio che il sistema vada in tilt”, ha infatti sottolineato Lepore.

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Sempre nel Lazio, poi, giò la scorsa settimana nelle Rsa si erano verificati i primi episodi di rinuncia al vaccino all’ultimo minuto. In questo caso si trattava degli stessi ospiti anziani, che al momento della somministrazione hanno rinunciato all’iniezione “soprattutto per paura”. Si parla di 2 anziani su 10, per i quali gli operatori hanno dovuto far scorrere la lista per non sprecare le dosi.

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Anche a Modena, però, un caso simile si è registrato presso l’ospedale Baggiovara, dove i responsabili – alla vista di diverse dosi prenotate ma non utilizzate – hanno attivato il protocollo di chiamata degli aventi diritto in quel momento a lovoro in ospedale. Addirittura, gli operatori hanno provveduto a contattare alcuni parenti, che hanno dunque ricevuto il vaccino. Una questione delicata, questa, sulla quale stanno ora indagano gli uomini del Nas.

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