Addio al Ponte Morandi sei secondi silenziosi e con il fiato sospeso

Giornata Storica per l’Italia e Genova, Ponte Morandi dopo la demolizione video la città ligure riparte da queste macerie. Alle 9:40 dopo tre suoni di sirene sono stati azionati tutti gli esplosivi che in pochi secondi hanno demolito ma che porteranno alla ricostruzione.

L’Italia riparte dalle macerie del Ponte Morandi. Alle 9:40 dopo tre suoni di sirene, due corti ed uno lungo, sono stati azionati tutti gli esplosivi che in pochi secondi hanno demolito ma che porteranno alla ricostruzione. Milioni di persone sono stati con gli occhi sul Viadotto Polcevera. Il ponte non c’è più e lo Sky Line di Genova è cambiato completamente.

Per la città di Genova non era il simbolo come la storica torre de “La Lanterna”, ma il ponte Morandi era un simbolo che apparteneva alla città. Certo, fossimo stati un paese più industrializzato, non si sarebbe arrivare a ricostruire un ponte, dopo un disastro simile. Alle 11.36 del 14 agosto 2018 sotto una pioggia incessante, un lungo boato ha squarciato la città di Genova cancellando per sempre dalle cartine autostradali un tratto fondamentale per la viabilità della città ligure.

Ponte Morandi immediatamente dopo il disastro - meteoweek.com
Ponte Morandi video demolizione –  immediatamente dopo il disastro – meteoweek.com

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Il tratto del viadotto sul Polcevera, un tratto del famosissimo Ponte Morandi, crollava portando con se 43 vittime. Avremmo dovuto buttarlo giù, anche se rappresentava il simbolo dello sviluppo e del coraggio Italiano degli anni ’70 e farne uno nuovo. Ma si sa, questa ricostruzione non è la prima e purtroppo non sarà l’ultima dopo vari tragici eventi. Basti pensare alle Torri Gemelle, La Cattedrale di Notre Dame e per non andare troppo lontani, basti pensare al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Viadotto Polcevera Ponte Morandi com'era prima del disastro - meteoweek.com
Ponte Morandi video demolizione – Viadotto Polcevera Ponte Morandi com’era prima del disastro – meteoweek.com

Il piano di evacuazione ha coinvolto 3.400 persone, e la chiusura delle strade nel raggio di 300 metri dai piloni e la chiusura al traffico della A7 Serravalle-Genova dalle 7 alle 22. Le esplosioni sono state gestite dal nono reggimento d’assalto paracadutisti ‘Col Moschin’. L’installazione di vasche poste sopra e sotto l’impalcato hanno creato un muro d’acqua per la concentrazioni di polveri e non farle disperdere. Le autorità hanno riferito che all’interno del ponte c’erano anche dei piccoli composti di “eternit“.

Danilo Coppe - mister dinaminte - meteoweek.com
Danilo Coppe – mister dinamite – meteoweek.com

Danilo Coppe, “mister Dinamite”, è lui il responsabile di questa demolizione controllata del Ponte Morandi. Originario di Segusino e titolare della Siag di Parma, è considerato nel suo campo, il massimo esperto italiano di esplosivi. Oltre 600 chili di candelotti esplosivi, piazzati da un élite dell’Esercito Italiano sotto la guida di coppe, hanno demolito i due monconi del Viadotto Polcevera resi tristemente celebri dalla tragedia dell’agosto 2018.

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