Ponte Morandi: i militari ieri hanno piazzato le ultime cariche, appuntamento alle 09:00

Tra poche ore verrà premuto il pulsante che farà saltare le cariche di dinamite ed il ponte Morandi di Genova non ci sarà più. Ad occuparsi del piazzamento delle cariche ci pensano una forze d’élite dell’Esercito.

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Per la città di Genova non era il simbolo come la storica torre de La Lanterna, ma il ponte Morandi era un simbolo che apparteneva alla città. Certo, fossimo stati un paese più industrializzato, non si sarebbe arrivare a ricostruire un ponte, dopo un disastro simile. Avremmo dovuto buttarlo giù, anche se rappresentava il simbolo dello sviluppo e del coraggio Italiano degli anni ’70 e farne uno nuovo. Ma si sa, questa ricostruzione non è la prima e purtroppo non sarà l’ultima dopo vari tragici eventi. Basti pensare alle Torri Gemelle, La Cattedrale di Notre Dame e per non andare troppo lontani, basti pensare al Gran Teatro La Fenice di Venezia.

Tra poco le pile 10 e 11 non ci saranno più. I tecnici hanno spiegato tecnicamente la dinamica di come partiranno le cariche in sequenza, ma per la maggior parte delle persone che assisteranno all’evento, sarà una questione di secondi.  Tratterremo il fiato e poi niente più. Le cariche esplosive sono state piazzate dall’Esercito Italia, anzi da una squadra élite dell’esercito. Errori non se non possono fare più. Tra pochissimo il ponte costruito dall’Ingegner Riccardo Morandi, quel ponte tanto odiato, ma forse perché no, per certi versi anche molto amato non esisterà più. Scomparirà, cambierà perfino il paesaggio del luogo. Cemento armato verrà giù, e dopo che tutta la polvere si sarà posata, il cielo sarà nuovamente azzurro e sgombero che cemento ed asfalto.

Il lavoro del piazzamento delle cariche è assai delicato. Si fanno conteggi ogni momento, non sono ammessi errori. Quindi è così che gli incursori del 9° Reggimento “Col Moschin” si sono occupati di piazzare le cariche esplosive. Per ore, con prudenza e strategia studiata a tavolino, hanno calcolato ogni metro cubo, e valutato quanta dinamite e dove piazzar la carica per assicurare una caduta del ponte su se stesso. Appuntamento quindi alle ore 09:00. Noi ci saremo per salutare il ponte e rendervi partecipi di come sono andate le cose.

Alle 11.36 del 14 agosto 2018 sotto una pioggia incessante, un lungo boato ha squarciato la città di Genova cancellando per sempre dalle cartine autostradali un tratto fondamentale per la viabilità della città ligure. Il tratto del viadotto sul Polcevera, un tratto del famosissimo Ponte Morandi, crollava portando con se 43 vittime.

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