Salvo Montalbano torna senza Andrea Camilleri | Anteprima Video

Da qualche giorno in tv circola lo spot che presenta i nuovi episodi del commissario Montalbano, la serie tv che ha stregato il pubblico. Ecco l’anteprima

Salvo Montalbano torna senza Andrea Camilleri | Anteprima Video
Salvo Montalbano torna senza Andrea Camilleri | Anteprima Video – meteoweek.com

 

Prossimamente su Rai1 e in live streaming su #RaiPlay tornerà il commissario più amato d’Italia: Il commissario Montalbano, interpretato da Luca Zingaretti, opera del grande Andrea Camilleri. Ecco lo spot in anteprima:

La fiction racconta le vicende del commissario di polizia Salvo Montalbano, che è chiamato a risolvere i casi di omicidio o crimini di mafia e ancora rapimenti, che vengono fatti a Vigata, una città immaginaria siciliana scelta dallo scrittore.

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Il via alla fiction nel 1999

Prodotta nel 1999 e trasmessa dalla Rai. Sulla scelta del protagonista c’è un piccolo retroscena. Pare infatti che Camilleri non volesse come protagonista Luca Zingaretti perché più giovane del personaggio dei suoi romanzi e poi per le caratteristiche fisiche: l’altezza e il fatto che fosse calvo. Ma l’attore Zingaretti con un provino di otto pagine riuscì allora a superare brillantemente il provino e fu scelto dal regista della serie, Alberto Sironi, anche lui deceduto in estate, poco dopo lo scrittore siciliano. Tra gli aspiranti Salvo Montalbano, c’erano anche Giancarlo Giannini o Massimo Dapporto.

Il cast di Montalbano

Nel cast, oltre a Luca Zingaretti (Salvo Montalbano), Peppino Mazzotta (ispettore Fazio), Cesare Bocci (Mimì Augello), Angelo Russo (Catarella) e Sonia Bergamasco (Livia), ci saranno delle new entry.

L’addio di Luca Zingaretti a Alberto Sironi che ha commosso il web

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“Quante volte ci siamo mandati a quel paese, quante volte hai cucinato per noi, quante battaglie abbiamo condiviso, quante scene abbiamo riscritto, quante volte ci siamo detti ok, quante volte mi hai compreso, mi hai appoggiato, mi hai confortato. Quante volte hai minimizzato dove gli altri avrebbero ingigantito. Sei stato l’unico regista che quando davi motore cominciavi a raccontare le barzellette. Gli altri chiedevano il silenzio, tu raccontavi di Alberto Sordi. Quanti bicchieri di vino, quante chiacchierate, quante confidenze. Quante volte abbiamo fatto fronte comune. E che sapienza! Tanta parte del successo tv dei nostri film è tuo. E non lo dico adesso che non ci sei più, l’ho sempre urlato. Non te lo hanno detto abbastanza, non te lo hanno riconosciuto abbastanza…”

Il doloroso saluto ad Andrea Camilleri

 

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E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare. E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita’ che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana. Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l’immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei. Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita. Ho vissuto accanto a te, nel tuo mondo, quello che avevi creato, quello che ti apparteneva perché uno scrittore non può che riportare se stesso nelle cose che scrive. E ho imparato tantissimo. Il rispetto per le persone, tutte, per se stessi, e per le persone deboli. Perchè il tuo commissario è così che la pensa. A volerti bene no. Quello già sapevo farlo dai tempi dell’accademia, quando non ci trattavi da allievi, ma piuttosto da colleghi. Ho imparato che il valore delle persone non c’entra nulla con quello che guadagnano, con le posizioni che ricoprono, con i titoli che adornano il loro cognome: le persone si valutano per quello che sono. Adesso te ne vai e mi lasci con un senso incolmabile di vuoto, ma so che ogni volta che dirò, anche da solo, nella mia testa, “Montalbano sono!” dovunque te ne sia andato sorriderai sornione, magari fumandoti una sigaretta e facendomi l’occhiolino in segno di intesa, come l’ultima volta che ci siamo visti a Siracusa. Addio maestro e amico, la terra ti sia lieve! Tuo Luca

Un post condiviso da Luca Zingaretti (@luc_zingaretti) in data:

“E alla fine mi hai spiazzato ancora una volta e ci hai lasciato. Nonostante le notizie sempre più tragiche, ho sperato fino all’ultimo che aprissi gli occhi e ci apostrofassi con una delle tue frasi, tutte da ascoltare, tutte da conservare.
E invece è arrivato il momento di ricordare. Di cercare le parole per spiegare chi sarà per sempre per me Andrea Camilleri. Un Maestro prima di tutto, un uomo fedele al suo pensiero sempre leale, sempre dalla parte della verita’ che ha raccontato tutti noi e il nostro paese. Mancherai. È inevitabile, è doveroso. Per la tua statura artistica, culturale, intellettuale e soprattutto umana.
Le tue parole resteranno sempre con la stessa semplicità e con l’immensa generosità e saggezza con cui le hai condivise, da mente libera e superba quale sei.
Ma soprattutto mancherai a me perché in tutti questi anni meravigliosi in cui ho incrociato la mia vita con quella del commissario, mi sei stato amico. Ho avuto la strana sensazione che bastasse un tuo tratto di penna a cambiare la mia vita…”

Serena Marotta

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