Il leader della Lega Matteo Salvini in visita a Venezia per rendersi conto di persona dei danni. Presenta le proposte della Lega, raccoglie quelle dei cittadini e chiede il coinvolgimento diretto degli enti locali. Per lui, il Mose va completato subito. 
Intabarrato nel giubbotto col cappello calato sul viso per difendersi dal maltempo, l’ex ministro degli Interni e leader della Lega Matteo Salvini si è recato in visita a Venezia come hanno fatto anche altri leader politici. “Sono qui per rendermi conto di persona di quello che non si può capire solo guardando la televisione”, ha spiegato Salvini. “Questa città grida aiuto, non c’è più tempo da perdere, c’è bisogno di mettersi tutti insieme per ultimare il Mose”, ha affermato Salvini.
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Il leader della Lega insiste molto sul Mose: “Le cose non si lasciano a metà. Non siamo qui a distribuire colpe ma l’opera va finita per evitare che in futuro si ripetano cose simili”. Salvini ha ricordato che lo scudo del Mose non proteggerebbe Piazza San Marco per cui servono altri interventi mirati. Ma le paratie potrebbero mettere al sicuro comunque l’80 per cento del territorio. Per l’ex ministro però nell’opera che va avanti da decenni non sono mai stati abbastanza coinvolti gli enti locali, cosa che invece Salvini ritiene necessario e chiede con forza. Non a caso nella sua visita a Piazza San Marco il leader della Lega era accompagnato dal Governatore del Veneto Luca Zaia e dal sindaco di Venezia Luigi Brugnaro.
Salvini ha colto l’occasione per citare alcuni emendamenti che la Lega presenta alla Legge di bilancio. Cento milioni di euro per la manutenzione del Mose, nell’ottica di accelerare e “far funzionare il Mose subito. Con Toninelli abbiamo perso un anno e speriamo che ora i M5s non rallentino come hanno fatto in passato anche se al Governo c’è solo gente che litiga tutti i giorni”. Il leader dell’opposizione infatti ha anche attaccato il Governo, definendo tra l’altro “una elemosina” i primi venti milioni stanziati fino ad ora per far fronte all’emergenza veneziana.
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A sua volta Salvini ha subito alcune urla di contestazione, però prevalentemente i commercianti con cui si è fermato a parlare hanno chiesto il suo aiuto per far fronte all’emergenza: “Questa città muore, bisogna fare qualcosa”. Salvini ha ascoltato e ha assicurato il proprio impegno, visitando personalmente alcuni negozi danneggiati. Il leader della Lega è entrato anche nella Basilica di San Marco e ha incontrato il patriarca.
