Multe, ora sarà impossibile sfuggire alla notifica. Cosa vuole fare il Governo.

Un piattaforma digitale della Pubblica Amministrazione per sanzioni e multe: ora sarà impossibile sfuggire alla notifica. Parte la proposta del Ministro dell’Innovazione Paolo Pisano. Ecco cosa vuole fare il Governo.

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Multe: ora sarà impossibile sfuggire alla notifica

 

La proposta è partita: multe e sanzioni spedite via web. L’utente riceve le notifiche da una piattaforma digitale, creata dalla Pubblica Amministrazione. In questo modo arrivano al destinatario e alla Pubblica Amministrazione, atti amministrativi e comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate. Si tratterebbe del primo step per arrivare a realizzare un domicilio digitale, in modo da raggiungere la persona direttamente e non tramite un numero civico. Il progetto supera la Pec che si conferma ancora poco efficace. Un progetto utile soprattutto per le multe: ora sarà impossibile sfuggire alla notifica, infatti. L’organizzazione è affidata a  Pagopa. Sarà connessa alla diffusione dell’identità digitale, quella che assegna il codice  Spid (Sistema Pubblico di Identità Digitale).

Tutto questo nel ‘cassetto fiscale’ in discussione nella manovra di bilancio presentata  in commissione di Senato dal governo. Sulla nuova piattaforma, in cui si accede tramite identità digitale, possono essere notificate un certo numero di scadenze. Nell’arco dell’ anno, si visualizzano gli avvisi. Comodo per tenere sotto controllo la contabilità personale. Naturalmente c’è la possibilità di accedere alla piattaforma e chiedere poi che le notifiche vengano spedite direttamente su un indirizzo email o addirittura su una App. Da qui i pagamenti diventano facilissimi grazie al sistema del bonifico rapido già in atto.

Per avere multe e sanzioni spedite via web, il ministro Pisano spinge sull’ identità digitale per tutti, entro il 2022. Secondo questo secondo emendamento presentato dal suo ministero, entro due anni infatti ogni cittadino deve dotarsi della sua identità digitale. L’ obiettivo a cui mira il ministero dell’Innovazione, è sbloccare lo Spid, al momento poco usato. La proposta prevede di spostare la regia del progetto dall’ Agid alla presidenza del Consiglio. Quindi potrebbe essere lo Stato l’erogatore delle password che permetteranno di accedere ai servizi pubblici e non solo. Allo Spid corrisponde un Pin unico, che può usare solo l’utente nella sua area personale in piattaforma. Per accelerare la diffusione del Pin unico il suo rilascio sarà collegato a quello della Carta d’identità elettronica. In questo modo ogni utente gestirà i suoi documenti in maniera veloce. Ma il sistema consentirà anche la perfetta tracciabilità dei pagamenti. Non più file all’Agenzia delle Entrate, quindi, ma pochi click dal compute di casa o dallo Smartphone.

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