Ex Ilva: no a proroga sull’utilizzo Altoforno 2: “troppo pericoloso per operai”

Lo ha stabilito il giudice Francesco Maccagnano che ha rigettato l’istanza presentata dai commissari straordinari lo scorso 25 novembre.

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Non può essere prorogata la facoltà d’uso all’Altoforno 2 dell’ex Ilva di Taranto. Lo ha stabilito il giudice Francesco Maccagnano che ha rigettato l’istanza presentata dai commissari straordinari lo scorso 25 novembre, disponendo implicitamente che l’impianto in cui nel 2015 perse la vita l’operaio Alessandro Morricella, debba essere fermato.

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Nonostante il parere positivo della Procura di Taranto, nelle 29 pagine che compongono il documento, il magistrato ha chiarito che i dati “impongono di ritenere che i rischi cui sono attualmente sottoposti i soggetti operanti presso il piano di colata dell’Afo 2 siano ancora apprezzabilmente alti”. Impianto in cui 4 anni fa è morto Alessandro Morricella.

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Non sono bastate, quindi al giudice le documentazioni presentate dai commissari che avevano dimostrato la redazione dell’analisi di rischio secondo la metodologia imposta dal custode giudiziario Barbara Valenzano e avevano chiesto altri 9 mesi di tempo per eseguire l’ultima prescrizione: l’automazione cosiddetta “Mat” (macchina a tappare). I commissari avevano anche depositato come garanzia i documenti che dimostrano l’avvenuto pagamento alla società Paul Wurth, incaricata di eseguire i lavori, di 3,5 milioni di euro rispetto agli 11 complessivi che richiede l’operazione.

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