E’ morto Vittorio Fusari, famoso chef e “cuoco gentile”

Era ricoverato d qualche giorno per un principio di infarto. Aveva solo 66 anni: ad ucciderlo probabilmente una embolia. Chef visionario, era tra i protagonisti della cucina italiana.

Vittorio Fusari – www.meteoweek.com

Uno chef di qualità, che provava a nutrire oltre che il corpo anche lo spirito delle persone per cui cucinava. Lo faceva, lo diceva e lo raccontava, come ha fatto in un suo libro uscito di recente: La felicità ha il sapore della salutescritto con il professor Luigi Fontana ed edito da Slow Food. La sua cucina nasceva da una profonda conoscenza del cibo passando per la qualità, i mercati, i produttori diretti, i contadini: uno chef visionario, che cercava il viver bene attraverso il mangiare bene. In molti lo chiamavano “il cuoco gentile”.

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Classe 1953, di Iseo in provincia di Brescia: era figlio di un ferroviere. Studia Filosofia, poi si mette a fare il capostazione nella sua città natale. Insieme a tre amici, decide di aprire il luogo dove mangiare e bere che sognavano di trovare come avventori. Nasce così Il Volto, una osteria – sempre ad Iseo – dove si iniziò a sperimentare cucina in un ambiente rilassato e familiare. Dopo qualche anno, avendo compreso che quella è la strada giusta e che il suo talento in cucina era immenso, inizia un viaggio professionale che lo porta ad avviale le Maschere, ristorante di cucina d’autore, per poi tornare nel ’95 alla sua osteria di Iseo. Poi Milano, il Pont de Ferr, dal 2015 al 2017 e il ritorno in Franciacorta, di cui Fusari è stato un simbolo in cucina, a Adro con la Dispensa Pane e vini.

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L’ultima esperienza a Bergamo con il ristorante Balzer.  “Qui – raccontava lui stesso  – sono vietati i preparati, gli additivi e i conservanti a vantaggio delle materie prime fresche, delle biodiversità locali, i prodotti da agricoltura biologica”.  Una filosofia di cucina e di vita che emerge anche dal messaggio di commiato che è apparso su suo account Instagram: “Non vi ho lasciati, avete in eredità le mie ricette che raccontano le mie idee. Copiatele e fatele vivere costruendo attraverso il cibo un mondo migliore“.

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