Riconoscimento facciale, l’Ue dice basta: tutte le misure

L’obiettivo è quello di mettere a punto nuove regole per non mettere a rischio la privacy. Nel frattempo può arrivare lo stop al riconoscimento facciale per 5 anni.
Si torna a parlare all’improvviso delle regole relative al riconoscimento facciale. Questa pratica è diffusa soprattutto negli apparecchi elettronici di ultima generazione, come gli smartphone e i tablet più all’avanguardia. Il riconoscimento facciale è considerato come uno dei metodi più infallibili per tenere al sicuro il proprio apparecchio. Tuttavia l’Unione Europea non la pensa così e sta valutando una serie di interventi in tale direzione.
Per il momento, l’unica opzione tenuta in considerazione dall’UE è quella di bloccare questa pratica. L’idea è quella di mettere al bando il riconoscimento facciale per cinque anni. Questo lungo periodo di tempo è giustificato dal fatto che inizieranno i lavori per studiare una regolamentazione più rigida. È infatti fondamentale garantire il giusto livello di privacy e di sicurezza a chi usa questo metodo. Da qui deriva la necessità di studiare in maniera approfondita tutte le regole da applicare in questo campo, da qui agli anni a venire.

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Il piano di stop del riconoscimento facciale dovrebbe partire entro un mese. In questo documento, redatto da Reuters e Politico.com, si legge che verranno introdotte nuove regole a sostegno di quelle già in uso. “Le regole future devono andare oltre quelle attuali e includere un bando limitato nel tempo per il riconoscimento facciale nei luoghi pubblici“, si legge. La durata di questo piano oscillerà tra tre e cinque anni.
Sarà necessario identificare e sviluppare una solida metodologia per valutare gli impatti che questa tecnologia ha sulla sicurezza di chi la usa. Inoltre bisognerà valutare le possibili misure di gestione dei rischi. Il documento suggerisce di imporre nuovi obblighi, sia agli sviluppatori della tecnologia che a chi ne usufruisce.