Coronavirus, il ministro Speranza: “Il sistema sanitario italiano è forte, siamo in grado di farcela”

Il ministro della Salute è tranquillo: “Abbiamo il più alto livello di prevenzione in Europa, non dobbiamo avere paura”.

Il ministro Roberto Speranza

I due casi confermati di coronavirus a Roma hanno inserito l’Italia nella lista dei paesi ufficialmente coinvolti nell’epidemia. La tensione sta salendo: la gente ha paura del contagio. Siamo al sicuro? Le procedure funzionano? Alcune risposte le ha fornite il ministro della Salute Roberto Speranza nel corso di una intervista rilasciata al Corriere della Sera: «L’Italia è un grande e forte Paese, non deve avere paura» esordisce il ministro di Leu. «La situazione è sotto controllo — argomenta —. Abbiamo il più alto livello di attenzione e prevenzione in Europa. Già dopo il 23 gennaio, quando l’Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di non proclamare l’emergenza globale, noi abbiamo costruito risposte che la stessa Oms ha giudicato di massima sorveglianza».

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Quando l’Oms ha deciso di alzato il livello di sicurezza ed attenzione e ha dichiarato l’emergenza globale, l’Italia era già pronta. «Lo abbiamo innalzato ancora, proclamando la stato di emergenza come già nel 2003 per l’infezione Sars» spiega il 41enne Roberto Speranza: «Si tratta di una misura precauzionale, che in caso di bisogno consente l’utilizzo più veloce di uomini, mezzi, strutture». Il ministro vuole anche fare chiarezza sulle notizie che sono circolate, partendo dai numeri :«Parliamo di 18 casi in tutto in Europa. Sei in Francia, sette in Germania, due in Gran Bretagna, due in Italia, uno in Finlandia. Si tratta di pochissime unità rispetto a una popolazione di oltre 500 milioni di persone, una persona infettata ogni 24 milioni di abitanti. Quindi nessun allarmismo, vogliamo dare un messaggio di serenità assoluta. Il Servizio sanitario italiano è forte, in grado di governare questa vicenda».

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Il ministro Speranza con il premier Conte durante la conferenza stampa in cui fu annunciata la presenza dei due infetti a Roma

Parole chiare, che esprimono fiducia in un sistema che al momento pare far fronte bene all’emergenza: «Abbiamo agito con la massima serietà, il massimo rigore. Siamo il Paese che per primo in Europa ha deciso di chiudere tutti i voli da e verso la Cina, come misura prudenziale». Sulla chiusura del traffico commerciale per la Cina qualche polemica c’è stata: «Evitare la diffusione del contagio è l’aiuto più concreto che possiamo dare alla Cina per uscire rapidamente da una situazione di emergenza». A prescindere da tutto, per il ministro Speranza l’Italia sta facendo quel che va fatto: «In questi momenti si capisce quanto conta avere uno dei migliori servizi sanitari del mondo e perché insisto nel chiedere finanziamenti. Abbiamo una rete di strutture per le malattie infettive di altissimo livello. La validità dello Spallanzani, dell’Istituto superiore di sanità e di tutta la comunità scientifica è riconosciuta a livello mondiale».  Insomma, per il ministro della Salute non bisogna avere paura: nè per se stessi nè per i propri cari, come lui stesso afferma in chiusura di intervista. Al giornalista che gli chiede se abbia paura per i suoi figli, la risposta di Roberto Speranza è categorica: «No, assolutamente».

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