Detrazioni fiscali, nuovo rinvio: novità per l’obbligo di tracciabilità

Viene spostato al 1° aprile l’obbligo di tracciabilità. Dunque gli sconti fiscali per le spese effettuate in contanti fino al 31 marzo saranno riconosciuti.

detrazioni fiscali tracciabilità

Arrivano ulteriori novità per quanto riguarda la gestione di uno dei casi più spinosi del decreto Milleproroghe. Non bastassero i problemi emersi negli ultimi giorni, con tanto di dichiarazioni da parte dell’opposizione. Ora è stato emesso un emendamento che riguarda le detrazioni fiscali e l’obbligo di tracciabilità dei movimenti in denaro.

È stato infatti presentato alla Camera questo emendamento, che prevede un rinvio sull’obbligo di tracciabilità. Questo scatterà non prima del 1° aprile prossimo. Non è ancora ufficiale questo cambio di fronte, anche perchè alcune forze dell’opposizione – in primis Italia Viva – non è affatto d’accordo. In ogni caso, non è da escludere che si arrivi a un accordo per superare questa empasse e rendere effettivo questo cambio di programma. Anche perchè sono in gioco le detrazioni fiscali delle persone fisiche che hanno optato per il pagamento in contanti nei primi tre mesi del 2020.

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Obbligo di tracciabilità: quali sono i pagamenti?

In questo modo, qualora restasse immutato il testo presente nel Milleproroghe, chiunque abbia deciso di utilizzare il denaro “liquido” in luogo di bancomat e altri metodi di pagamento “tracciabili“, non potrà giovarne in sede di Dichiarazione dei redditi 2021. Qualora la Camera dovesse dare il via libera al nuovo emendamento, il testo passerebbe alle commissioni Bilancio e Affari Costituzionali. Questo emendamento è stato deciso dal ministro per l’Economia Roberto Gualtieri. Quest’ultimo ha dunque assecondato le richieste della Consulta del Caf, che ha espresso perplessità per via di una informazione fallace proprio sul tema dell’obbligo di tracciabilità.

Ma quali sono le spese che rientrano nell’obbligo di tracciabilità, che consente di ottenere una detrazione Irpef del 19%? Parliamo delle spese mediche – eccezion fatta per quelle effettuate in convenzione – di quelle per le attività sportive, per l’istruzione presso scuole primarie e secondarie e per le spese funebri. A queste si aggiungono le spese relative all’ingaggio di badanti e per il pagamento degli affitti per gli studenti fuori sede.

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