Piemonte: 15 casi sospetti di Coronavirus

15 persone in Piemonte sono state sottoposte ad accertamenti medici. Il sospetto è che abbiano contratto il coronavirus. 

Piemonte coronavirus
(Photo by Chung Sung-Jun/Getty Images)

In Piemonte, circa 15 persone sono state sottoposte a visite mediche ed accertamenti. Il sospetto purtroppo, è che possano aver contratto il coronavirus. A dichiararlo è stato il Comune di Torino nella giornata di oggi 22 febbraio 2020. La comunicazione è partita dalla sala operativa della Protezione Civile dopo un incontro con il governatore Alberto Cirio. 

Coronavirus: gli altri casi sospetti oltre il Piemonte

Il Piemonte non è certo l’unica regione in cui è stato segnalato in questi giorni un caso sospetto di coronavirus. 

Piemonte coronavirus
( Geralt – Pixabay)

Se a Bergamo il paziente sospettato di aver contratto il coronavirus è risultato negativo ai test, non si ancora ancora nulla sul soggetto ricoverato in Umbria. Di casi sospetti, vista anche la rapidità del contagio, potrebbero spuntarne altri nei prossimi giorni. Del paziente ricoverato nell’ospedale umbro, non si sa nemmeno se si tratti di un uomo o di una donna. Il paziente è al momento in stato di isolamento in un reparto di degenza ordinaria, e si aspettano i risultati dei test.  

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Nel frattempo, la paura del coronavirus ha provocato un boom di chiamate al numero verde. Molti persone infatti, tentano di mettersi in contatto con l’autorità sanitaria per avere notizie sulla diffusione del virus e su cosa fare per proteggersi. Nei giorni scorsi però i centrali del numero verde attivato dagli operatori sanitari della regione, non superava le dieci chiamate. Adesso, dopo la notizia sul sospetto caso umbro, le chiamate hanno subito un’impennata che gli operatori telefonici faticano a gestire. 

La regione Umbria ha dichiarato che a partire dalla prossima settimana, aumenterà il numero di operatori per rispondere ai centralini, selezionandoli anche in base alle loro competenza sanitaria. D’altronde, dopo la positività di alcuni soggetti in altri regioni e un caso interno all’Umbria, la preoccupazione inizia tra i cittadini inizia a crescere.

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