Ronaldinho arrestato in Paraguay: aveva un passaporto falso

Episodio sconcertante che riguarda la grande stella del calcio mondiale, ex del Milan, che è in stato di fermo insieme al fratello-manager.

Un arresto nel caso del fermo di Ronaldinho ad Asuncion per passaporti falsi – EPA/PARAGUAYAN PROSECUTOR OFFICE

Ronaldinho arrestato

Sulle prime, quando la notizia è comparsa sulle diverse agenzie internazionali, in molti hanno pensato a uno scherzo, o comunque a una fake news. Invece è tutto vero. Ronaldinho, 39 anni, indimenticabile stella del calcio mondiale, è stato arrestato in Paraguay dopo essere stato fermato a un controllo perché aveva un passaporto falso.

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Sconcertante

L’episodio, considerando la popolarità dell’ex calciatore che ancora enorme in tutto il mondo e il contesto all’interno del quale si muove, ha dello sconcertante. Ronaldinho era in Paraguay per presenziare ad alcune iniziative di carattere commerciale promosse dai suoi sponsor, che continuano a pagarlo profumatamente per girare il mondo e presenziare ad eventi pubblici, e dare vita a due progetti di carattere benefico della sua fondazione.

In fermo anche il fratello

A quanto sembra la polizia paraguaiana avrebbe trovato sia lui, che il fratello Roberto de Assis, che da sempre gli fa da manager e segretario, in possesso di due passaporti falsi. Ronaldinho è stato fermato nel lussuoso albergo di Asuncion nel quale aveva posto la sua residenza in attesa di essere interrogato. Non può muoversi. Anche l’evento con il quale avrebbe dovuto presentare il suo programma di assistenza sanitaria gratuita per i bambini dei quartieri poveri è stato momentaneamente sospeso.

In fermo nell’albergo di lusso

Stando alle informazioni diffuse dal ministero degli interni del Paraguay, gli agenti lo avrebbero fermato alcune ore fa all’interno della sua suite del Tesort Yacht & Golf Club Paraguayo, a poca distanza da Asuncion. L’accusa per entrambi è quella di utilizzo di documenti di nazionalità paraguaiana contraffatti. Della questione ha parlato ai giornalisti anche il ministro degli esteri Acevedo… “Ronaldinho era in possesso di un passaporto inequivocabilmente falso e questo è un crimine. Si tratta di un personaggio pubblico molto amato, rispetto la sua storia e il suo impegno sociale ma è un crimine grave e la legge deve essere rispettata anche se sei un fuoriclasse”.

Il ministro e la stampa

Non c’è dubbio che il caso sia diventato grabde pubblicità per il governo e il ministro Acevedo che ha annunciato una conferenza stampa per dare ulteriori dettagli della vicenda. Le foto del fermo sono state distribuite a stampa e agenzie direttamente dal inistero e dalla polizia paraguaiana. Nel corso dell’operazione sarebbe anche stata arrestata una persona, forsela stessa che ha fornito a Ronaldinho i permessi falsi.

Ronaldinho, ex Barcellona, Milan e PSG, pallone d’oro 2005, era arrivatio ad Asuncion accolto come una star. La sua biografia “Genius of Life” è ai primi posti nelle classifiche librarie in tutto il Sudamerica.

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Ronaldinho e il fratello mostrano i loro documenti agli agenti della polizia paraguaiana EPA/PARAGUAYAN PROSECUTOR OFFICE

I problemi giudiziari

Ronaldinho ha da tempo problemi con i documenti. Il suo passaporto brasiliano gli era stato ritirato dalle autorità giudiziarie dello Stato del Rio Grande do Sul quando per alcuni lavori eseguiti nella sua residenza di Porto Alegre l’ex calciatore era stato messo sotto indagine per reati di carattere ambientale. Senza il passaporto Ronaldinho aveva continuato a viaggiare sfruttando documenti provvisori o, evidentemente come in questo caso, passaporti falsi.

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