Coronavirus, Gallera: “Siamo pronti a prendere misure più drastiche”

Il ministro del Welfare della regione Lombardia teme dopo che sono venuti fuori i nuovi numeri. “La gente capisca che deve autolimitarsi, o saremo drastici”, ha dichiarato Gallera.

Giulio-Gallera

La situazione più grave in Italia, per quanto riguarda il contagio del Coronavirus, è senza dubbio quella della Lombardia. Sono in totale 4.189 i casi di contagio del Covid-19 nella regione lombarda. Tra questi ci sono 550 persone guarite ma anche 267 decessi. Il dato che allarma di più è quello relativo alla quantità di contagiati attualmente ricoverati in terapia intensiva. Il dato è stato reso noto dal ministro per il Welfare della regione Lombardia, Giulio Gallera, ed è a dir poco allarmante, visto che è crescito a vista d’occhio negli ultimi giorni.

Ospite della trasmissione Mattino Cinque, Gallera ha fatto capire che in Lombardia si può tranquillamente parlare di emergenza. Non fosse per altro che per i dati di cui sopra, in particolare quelli relativi ai ricoveri in ospedale. “Se tutto questo ancora non serve, forse vanno inasprite le misure per limitare il contagio del Coronavirus. Queste nuove misure saranno basate sui trasporti e sulla libertà di movimento. I posti in terapia intensiva occupati da pazienti di Coronavirus il 28 febbraio erano 57, adesso sono 399, il 700% in più e cosa succederà fra dieci giorni?“.

La situazione degli ospedali in Lombardia peggiora di giorno in giorno – meteoweek.com

Dunque Gallera fa capire che è necessaria una stretta per far cambiare obbligatoriamente le abitudini ai lombardi. Nonostante le restrizioni presenti negli ultimi decreti del Governo Conte, infatti, i casi di contagio aumentano a dismisura di giorno in giorno. Basti dire che in Lombardia sono stati fatti segnare il 56,8% dei casi di contagio del Coronavirus su scala nazionale. Un dato che fa arrabbiare e non poco Gallera, il quale preannuncia novità da parte del governo regionale, nel caso in cui la cittadinanza non dovesse prendere alla lettera quanto imposto dal Governo nazionale.

“L’alternativa è che la gente capisca e si autolimiti o serviranno forse misure più drastiche, o dovremo prendere atto che non riusciamo più a curare le persone. Cose che entrambe non vorrei mai”. Potremmo parlare di qualcosa che sta in mezzo tra la minaccia e il monito. Ma sembra essere l’unico modo per essere ascoltato, da parte di Gallera e di tutta la regione Lombardia. Anche perchè tutta la regione è diventata zona rossa, dopo l’ultimo decreto reso noto dal Consiglio dei Ministri.

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