Coronavirus: in Lombardia il 35% dei pazienti in terapia intensiva ha meno di 65 anni

L’assessore lombardo Guido Gallera, ha svelato durante una diretta Facebook che quasi un paziente su tre dei contagiati da coronavirus in terapia intensiva, ha meno di 65 anni.

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(Photo by Emanuele Cremaschi/Getty Images)

Giulio Gallera, assessore al Welfare della Lombardia, ha dato in diretta Facebook alcuni dati riguardanti le persone ricoverate in terapia intensiva. Sembra infatti che il 35 per cento dei 399 ricoverati totali nella regione, abbia meno di 65 anni. Un dato preoccupante, che fa’ apparire il coronavirus sempre meno innocuo nei confronti dell’essere umano. Per quanto riguarda il numero dei contagiati, la provincia di Bergamo si trova al primo  posto con 997 casi. Da segnalare che rispetto alla giornata di ieri, sono 236 casi in più. Poi c’è la provincia di Lodi con 811 pazienti positivi al Covid-19. Gallera però, durante la diretta, ha rivendicato il fatto che proprio a Lodi, ci sono stati soltanto 42 casi in più rispetto a ieri. Un primo segnale che le misure di contenimento messe in atto dalla sua regione, iniziano a dare i propri frutti. Al terzo posto vi è invece la provincia di Cremona con 665 casi.

Coronavirus: la situazione in Italia

Nel frattempo, il premier Giuseppe Conte ha annunciato che il decreto che contiene le le nuove misure nazionali contro l’emergenza coronavirus, sta per essere pubblicato nella Gazzetta Ufficiale. Tra la nuove misure, c’è l’introduzione del divieto di entrare e uscire dalla Lombardia e in altre 14 province.

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(Photo by Alessandro Sabattini/Getty Images)

Le disposizioni contenute in questo nuovo decreto hanno validità dall’8 Marzo fino al 3 di Aprile. Il premier nel suo intervento, si è anche dimostrato molto arrabbiato per la fuga di notizie che ha portato ai giornali a pubblicare la bozza del decreto molti giorni prima che venisse approvato.

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Ai microfoni dei giornalisti ha infatti dichiarato che: “È necessario chiarire quel che è successo, una cosa inaccettabile: un decreto del presidente del Consiglio, che stavamo formando a livello di governo per regolamentare le nuove misure che entrano in vigore subito, lo abbiamo letto su tutti i giornali. Ne va della correttezza dell’operato del governo e della sicurezza degli italiani. Questa pubblicazione ha creato incertezza, insicurezza, confusione e non lo possiamo accettare”.

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