Gli effetti del Coronavirus sulle guerre: le armi iniziano a tacere

Sono diversi i conflitti in giro per il mondo a fermarsi per paura dei contagi. Dallo Yemen alla Siria, dal Camerun alle Filippine: il virus ferma le guerre.

guerre yemen

Il Coronavirus sta causando disagi in tutti i Paesi del mondo, nessuno escluso. La conta delle persone contagiate cresce di giorno in giorno, così come il numero delle vittime da Covid-19. Ma in questo periodo di forte angoscia e di incertezza sul momento in cui le nostre vite torneranno e essere normali, spunta un improvviso e imprevisto barlume di speranza su un altro fronte. Mentre si sta combattendo la guerra contro un nemico invisibile ma che sembra unire tutti, ci sono altre guerre che per il momento sembrano essersi fermate.

Stiamo parlando delle varie guerre che fino a qualche giorno fa si stavano combattendo in diverse parti del mondo. Conflitti che sono finalmente stati arrestati, anche per paura che tra i colpi di pistola, le ferite e le vittime corresse veloce anche l’onda del contagio da Coronavirus. E così è stato proclamato il “cessate il fuoco” in diversi Paesi del mondo. Un atto che ha così visto assecondare la richiesta formulata da Antonio Gutierres. Nella giornata di lunedì, il segretario generale delle Nazioni Unite aveva lanciato un appello a far tacere le armi.

Leggi anche -> Coronavirus quasi mille morti, mai così tanti, è il giorno più buio

Leggi anche -> Il Coronavirus può portare danni permanenti al cuore

L’appello del segretario Guterres potrebbe essere stato ascoltato – meteoweek.com

Guerre fermate grazie a Macron-Trump?

Questo appello è stato finalmente ascoltato, a giudicare dalle notizie e dalle immagini che arrivano dal mondo. Dalle Filippine al Camerun, dallo Yemen alla Siria, le armi stanno finalmente tacendo e la pace sembra finalmente regnare, al di là delle notizie che arrivano dal fronte del Coronavirus. L’invocazione del segretario Guterres ha trovato fondo proprio in favore delle persone più deboli e vulnerabili. E così si è dato ascolto al segretario della Nazioni Unite. “Alcuni Paesi dell’Onu hanno pensato a una dichiarazione congiunta per sostenere l’appello di Guterres“, si legge in una nota.

Ma non è stato solo l’appello di Guterres a far sì che le guerre venissero interrotte, se non addirittura cessate. Nelle scorse ore, infatti, un fitto contatto telefonico tra il presidente francese Macron e il suo omologo americano Trump è stato fondamentale. Tanto che lo stesso capo dell’Eliseo, sul proprio profilo Twitter, aveva annunciato una “nuova e importante iniziativa” venuta fuori proprio dopo il confronto con il presidente degli Stati Uniti. E dai Paesi protagonisti di queste guerre, sono arrivate risposte positive.

In primis dallo Yemen, dove sia il Governo che i ribelli hanno fermato il conflitto, e dal Camerun, dove i ribelli anglofoni hanno proclamato il “cessate il fuoco” temporaneo. Anche nelle Filippine ci si sta muovendo in tale direzione, così come in Siria, dove sta serpeggiando l’ipotesi della tregua e dello stop alle azioni militari.

Impostazioni privacy