L’istituto nazionale per le malattie infettive Lazzaro Spallanzani di Roma ha subito in questi frenetici giorni di lotta al Coronavirus un attacco hacker che si è rivelato senza successo. 
A raccontare dell’episodio è stato l’assessore alla Sanità della Regione Lazio, Alessio D’Amato, in una video-conferenza stampa: “c’è stato anche un attacco hacker una settimana fa allo Spallanzani, ma senza successo. Abbiamo degli ottimi Servizi nazionali a tutela pubblica, che ci hanno ragguagliato su questo“.
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Pare, inoltre, che oltre all’attacco hacker fallito, ci sia stato anche un attacco al laboratorio per i test Covid-19 all’ospedale San Camillo di Roma. Il laboratorio avrebbe dovuto aprire questa mattina, ma durante la scorsa notte le apprecchiature per eseguire i test sono state sabotate.
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L’assessore D’Amato ha dichiarato al riguardo che “sul posto ci sono i Carabinieri, spero possano velocemente risalire alle cause e ai responsabili. Si è trattato di un gesto grave e vigliacco“.
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L’assessore alla Sanità e all’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio Alessio D’Amato ha anche raccontato: “Ho appreso dal direttore generale dell’Azienda Ospedaliera San Camillo che questa notte è avvenuto un sabotaggio delle apparecchiature del laboratorio per test Covid-19 che doveva essere attivato oggi. Un fatto gravissimo che ci indigna. E’ stata presentata denuncia“. 
Diverse sono state le reazioni dei politici alla notizia. Tra loro il segretario del Pd della regione Lazio, Bruno Astorre, ha immediatamente stigmatizzato il gesto infame e ha dichiarato: “Un gesto vile, indegno, ancora più grave perché è un attacco al cuore della sanità del Lazio chiamata a uno sforzo straordinario per fronteggiare l’emergenza Coronavirus“.
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Infine Astorre ha concluso: “chi ha compiuto un simile gesto, ha deliberatamente calpestato senza ritegno l’abnegazione di medici, infermieri e ricercatori che in questi giorni difficilissimi stanno sacrificando se stessi, la propria famiglia, per curare i nostri concittadini. Mi auguro che venga fatto al più presto piena luce sull’accaduto, e che i responsabili vengano assicurati alla giustizia“.
