Le parole piene di indignazione di Beppe Fiorello, tuonano su Twitter. L’attore attacca i “furbetti” che lasciano le città per raggiungere “posti migliori”, in questi giorni di restrizioni a causa dell’emergenza coronavirus. 
Peppe Fiorello contro chi intasa le strade e le autostrade
Per Beppe Fiorello non ci sono scuse: chi in queste ore, cerca di scappare dall’oppressione dei palazzi soleggiati per raggiungere il mare, la montagna e la campagna è complice della tragedia che tutti stiamo vivendo per colpa del Covid-19. La rabbia del fratello minore di Rosario Fiorello esplode sui social…e non è la prima volta che accade.
Giuseppe Fiorello, classe 1969, conosciuto da tutti come Beppe, scrive parole di indignazione sul suo profilo ufficiale di Twitter: “C’è chi è morto e chi morirà senza poter respirare, chi invece sfacciatamente ha preso la macchina ed è scappato a prendere una boccata d’aria in campagna.
Siete complici del contagio infinito, sappiatelo!!”. L’attore e produttore cinematografico si riferisce alle foto delle file di macchine che in queste ultime ore, tra Pasqua e Pasquetta, stanno girando nel web e sulle testate giornalistiche.
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La rabbia, sentimento comune
Ovviamente i fan dell’attore hanno subito risposto dando ragione a Beppe e specificando che la stessa rabbia che sta provando lui, la stanno vivendo molti italiani: “Caro Beppe, la tua stessa rabbia la provano tutte le persone intelligenti che hanno compreso il problema.Chi è a casa, senza stipendio, senza lamentarsi e senza mettere un piede fuori casa aspetta fiducioso tempi migliori che ….grazie a questa gentaglia, non arriveranno mai!” Scrive un fan e ancora un altro batte sulla tastiera: “Sei stato troppo elegante Beppe… SONO DELLE MERDE UMANE…”
Ma tra i vari commenti c’è anche chi non è proprio d’accordo. Qualcuno accusa Fiorello di mettere addirittura zizzania tra gli italiani come un utente che scrive: “Sei complice di chi cerca di mettere le persone una contro l’altra per coprire l’inettitudine di questo governo, sappilo!”
Beppe Fiorello dice No, anche ai canti sui balconi
L’attore e produttore cinematografico di Catania tuttavia, non è nuovo a tali polemiche. Beppe Fiorello infatti aveva già espresso con collera il suo punto di vista rispetto ai canti sui balconi, esplosi poco dopo l’inizio della quarantena di massa. All’epoca l’attore sempre tramite Twitter, aveva puntato il dito contro questo modo di fare, secondo lui non proprio consono allo spirito del periodo storico che stiamo vivendo.
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“Ancora si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno happening sui social. Rispetto per i morti e le loro famiglie” aveva rimproverato l’artista. E aveva aggiunto: “Camion militari per portare le bare dei morti e ancora si canta sui balconi, si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno Happening sui social, Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social si ma senza fare festa”
